I ritardi della proclamazione del consiglio comunale di Brindisi utili e funzionali ad una maggioranza già in difficoltà (Carmine Dipietrangelo).
Non so se è vera la notizia che il sindaco di Brindisi (o chi per lei) ha pensato di far ritornare il commissario Castelli per approvare nuovi equilibri di bilancio "con i poteri del consiglio comunale".
Spero proprio di no. Il commissario non dipende dal sindaco,dalla sua volontà,dai suoi bisogni. Ammesso che lo stesso si volesse prestare a pressioni locali,non lo potrebbe fare per legge! È nominato dal governo e per esso dal ministero degli interni. Ha esaurito il suo mandato all'atto della proclamazione del nuovo sindaco. Le elezioni si sono svolte per questo,per ripristinare la ordinarietà amministrativa e la sovranità popolare. I cittadini hanno votato. Lo dovrebbero sapere i suoi tutori (i chi per lei) e soprattutto il garante per la legalità e la trasparenza. Siamo all'abc dell'agire amministrativo e della normativa sugli enti locali. Certo dai componenti la giunta Carluccio difficilmente ci si può aspettare suggerimenti e valutazioni competenti in materia.
La notizia, pur dandola come non vera, stimola qualche riflessione, qualche malevola supposizione e qualche domanda impertinente.
Se entro la fine di luglio,per legge,andavano approvati gli equilibri di bilancio, che sono di competenza del consiglio comunale, lo hanno scoperto solo adesso? E poi è un atto proprio necessario? Far votare nuovi equilibri di bilancio ( modificando le sue stesse variazioni) al commissario ci si libererebbe da eventuali scelte, motivazioni e responsabilità dirette? Certo, dal momento che se fossero approvati dalla giunta comunque andrebbero sottoposte al prossimo consiglio comunale. Forse è al consiglio comunale e soprattutto alla maggioranza dei consiglieri che hanno contribuito alla elezione del sindaco che non si vuole dare conto di queste variazioni,ammesso che siano poi effettivamente necessarie?
Il rapporto di questo sindaco con la sua stessa maggioranza non sembra che sia dei migliori e non prefigura stabilità,solidità e solidarietà interna.Anzi! I segnali non sono rassicuranti. Si è già visto cosa è successo con la composizione "transitoria" della giunta e con gli appoggi esterni già dichiarati di una parte consistente della stessa maggioranza. Tutti, adesso, si stanno preparando per la elezione del presidente del consiglio comunale. Saranno rispettati gli accordi? Sono già in atto le solite manovre? Forse serve ancora tempo?
Per non parlare,poi, del ritardo con cui si sta procedendo alla proclamazione del nuovo consiglio comunale e al suo insediamento. È una buona coincidenza. Sembra un "inaspettato" ma utilissimo aiuto alle difficoltà in cui si dibatte l'amministrazione appena eletta. Ci sono in giro per questa situazione maldicenze a cui io mi rifiuto di credere.
Certo la commissione elettorale presso il tribunale di Brindisi sta certamente lavorando alacremente per controllare e per conteggiare i voti delle liste e degli eletti. Ma mi chiedo: come mai a Brindisi ci vuole tanto tempo per conoscere la composizione del consiglio comunale? E' responsabilità della commissione elettorale? Non ha le "calcolatrici" giuste? Fa comodo o è utile a qualcuno prendersi tanto tempo?
Sono tempi troppo lunghi sia per i costi,sia per la democrazia e,in questo caso,anche per il sostegno inconsapevole che viene dato ad una non chiara vicenda politica e amministrativa.
Forse già nei giorni scorsi il sindaco avrebbe dovuto fare alla commissione elettorale un appello,a nome di tutta la città e per il bene della civica amministrazione,per fare presto e accelerare i propri lavori per consentire la proclamazione del nuovo consiglio comunale,dopo quasi 40 giorni dalle elezioni del 19 giugno. E lo avrebbe dovuto fare anche e a maggior ragione per poter procedere a quelle scelte politiche,amministrative e contabili di cui la città e il consiglio comunale hanno diritto di conoscere,di valutare e di giudicare. Invece di pensare o di farsi suggerire il ricorso al commissario Castelli per l'approvazione delle variazioni di bilancio,sarebbe stata questa la strada più efficace e più veloce.
Sempre che ci si voglia assumere le responsabilità dirette di queste variazioni. Il sindaco e la giunta sono nelle condizioni e nelle funzioni di approvare tutte le variazioni consentite dalle leggi e compatibili con i vincoli di bilancio. Il consiglio comunale ha sessanta giorni per ratificarle.
Mi scuso se ho sollevato queste considerazioni e ho disturbato qualche manovratore. Faccio parte di quella minoranza della città che è andata a votare e non si rassegna al solito andazzo e che vorrebbe vedere una città amministrata con serietà,lealtà e competenza. Non è più tempo di ricatti,di ritorsioni,di imbrogli o di imboscate. Avete vinto le elezioni: dovete tener conto di chi vi ha votato ma anche di chi non vi ha votato.
La città avrebbe bisogno di tutt'altro rispetto a ciò a cui sta assistendo all'inizio di questa vostra attività!
Carmine Dipietrangelo
Presidente LeftBrindisi