La verità, per favore, sull'obiezione di coscienza (Leonardo Monaco).
Ho trovato interessante la dichiarazione dell'assessore di Mesagne Antonella Catanzaro che ha annunciato la sua "obiezione di coscienza" sulle unioni civili.
È importante fare un appunto: solo due leggi in Italia prevedono nero su bianco l'obiezione, la 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza e la leva militare obbligatoria (abolita 11 anni or sono).
Ciò premesso il Consiglio di Stato nel suo parere positivo al decreto ponte del Governo ci ha offerto un'affidabile lettura della volontà del Legislatore che, nella legge cosiddetta Cirinnà in materia di unioni civili e convivenze di fatto, optando per la dizione "ufficiale di stato civile" nella parte in cui individua le figure legittimate a celebrare, ha voluto sostenere «che detti adempimenti, trattandosi di disciplina dello stato civile, costituiscono un dovere civico a carico di una ampia categoria di soggetti – quella degli ufficiali di stato civile – proprio per tener conto che, tra questi, vi possa essere chi affermi un “impedimento di coscienza”, in modo che altro ufficiale di stato civile possa compiere gli atti stabiliti nell’interesse della coppia richiedente».
«Del resto – dice sempre il Consiglio di Stato – è prassi ampiamente consolidata già per i matrimoni che le funzioni dell’ufficiale di stato civile possano essere svolte da persona a ciò delegata dal sindaco, ad esempio tra i componenti del consiglio comunale»... o tra i membri della Giunta.
In poche parole l'assessore Catanzaro non chiederà al Sindaco alcuna delega per celebrare le unioni civili per lo stesso motivo per cui probabilmente nessuna coppia omosessuale mesagnese chiederà a lei di ufficiare la loro unione.
Evitiamo quindi di scomodare, per un annuncio che è e resta puro esibizionismo, la storia della nobile battaglia portata avanti dagli esponenti del Partito Radicale che nel nostro paese hanno lottato duramente per il diritto di tutti all'obiezione di coscienza, anche a costo della galera.
Leonardo Monaco