La Regione dice si al nuovo gasdotto con approdo nella marina di Torchiarolo

Zizza: “Emiliano ignora i cittadini e non valuta i rischi”.

 “Nuovo progetto per un gasdotto con approdo a Lendinuso, marina di Torchiarolo e la Regione Puglia, non solo non batte ciglio ma decide di promuoverlo ancor prima di ascoltare i cittadini, alla faccia della democrazia” così il senatore di Direzione Italia, Vittorio Zizza, commenta la notizia del nuovo progetto proposto da Eagle LNG presentato a Roma con la partecipazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Questo progetto prevede la costruzione di un gasdotto sottomarino che, grazie a un rigassificatore posizionato su nave a 5 km dalla costa dell’Albania, porterà in Italia dai 4 agli 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, arrivando sulla costa pugliese e per la precisione passando nella marina di Torchiarolo,  Lendinuso, ogni anno meta turistica di tanti vacanzieri.

“Mi chiedo se Emiliano abbia mai pensato di interpellare i cittadini di Torchiarolo e San Pietro Vernotico- dice Zizza- mi chiedo se qualcuno alla Regione si sia preoccupato di valutare i rischi e l’impatto ambientale prima di promuovere un simile progetto e mi chiedo infine se la democrazia per il nostro governatore della Puglia sia considerato ancora un valore. Evidentemente no, visto che nessuno si è posto il problema”.

Eagle LNG ha già ottenuto le autorizzazioni necessarie dal governo di Tirana ed è in attesa di ricevere il nulla osta VIA dal ministero dell’Ambiente la cui Commissione Tecnica, nella fase di consultazione.  

“Il progetto ha  ottenuto subito  il supporto della Regione Puglia- aggiunge ancora il senatore di Direzione Italia- Del resto il presidente Emiliano non ha mai fatto mistero della sua posizione . A dispetto della volontà degli enti locali e della cittadinanza ha sempre detto che il gasdotto Tap doveva essere spostato sulla costa a sud di Brindisi. Complimenti, si fa per dire,  per la coerenza”.

“Ad onor di cronaca- conclude Zizza- voglio ricordare che lo stesso corridoio sul quale oggi si vuol far passare la conduttura del gasdotto già in passato è stato valutato come area non idonea a questa tipologia di impianti perché trattasi di un’area protetta e sul cui  fondale è presente la Posidonia oceanica, pianta acquatica ritenuta indispensabile per l’ecosistema marino. Non trascurabili i parametri legati al rischio idrologico e i vincoli per il patrimonio culturale e ambientale”.

 

 

Ufficio stampa

sen. Vittorio Zizza

Direzione Italia

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