Tavolo per Brindisi. Bozzetti: “Istituito dal Governo a causa dell’immobilismo della Regione”
È stato istituito ieri a Roma alla presenza del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, un Tavolo per il rilancio industriale e infrastrutturale di Brindisi. Si esprime in merito il consigliere brindisino del M5S Gianluca Bozzetti.
“Ad un anno dall’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale della mozione poi definita da molti “Salva Brindisi” – spiega il consigliere pentastellato – vista l’inattività della Giunta Emiliano, ieri è toccato al Governo prendere l’iniziativa ed istituire il tavolo per occuparsi delle questioni della Provincia di Brindisi, completamente abbandonata dal Governatore. Più volte avevamo sollecitato il Governo regionale a dare seguito alla mozione, ma ancora una volta non siamo stati ascoltati. E questi sono i risultati”.
Al tavolo hanno preso parte i dirigenti dei Ministeri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dell’Ambiente, alcuni senatori e deputati brindisini, l’ormai ex assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone (il nuovo forse è già troppo impegnato per occuparsi di Brindisi), il presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, il commissario straordinario del Comune di Brindisi dott. Santi Giuffrè, il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi, il presidente del Consorzio Asi Domenico Bianco e il presidente ed il direttore di Confindustria Brindisi Giuseppe Marinò e Domenico Guarini.
“Se ad Emiliano fosse interessato davvero qualcosa del nostro territorio – incalza Bozzetti – oltre a mettere gasdotti sotto i nostri piedi, sarebbe stato il capofila di un’iniziativa attesa dalla popolazione e che interessa tutto il tessuto cittadino. Condividendo l’intento di mettere intorno un tavolo tutti i livelli istituzionali – continua – sarebbe però auspicabile un confronto aperto alla cittadinanza prima che il tavolo diventi realmente operativo. Un momento di dialogo, per illustrare l’indirizzo e le progettualità che si intendono realizzare”.
In questa prima convocazione del tavolo è stato illustrato il progetto Brindisi Industrial Park, ovvero nuove tecnologie del settore energetico che produrranno utilities utili a connettere l’intera area industriale brindisina e sono state esaminate alcune iniziative per attività portuali e retroportuali tese a favorire lo sviluppo del porto. Si è discusso, infine, della possibilità di istituire anche a Brindisi una ZES e delle opere di bonifica dell’area SIN.
“Un primo importante passo – commenta Bozzetti – ma c’è bisogno di maggiore condivisione con i cittadini e bisogna interessare tutte le sigle sindacali viste le tante vertenze aperte sul territorio. Si deve valutare il possibile reimpiego, con una riqualificazione professionale a carico della Regione, dei numerosi lavoratori oggi in crisi nei tanti settori produttivi della provincia. Inoltre è necessario monitorare costantemente quale sia l’indirizzo di tutte queste progettualità e soprattutto della possibilità di una ZES a Brindisi. Non vorremmo ritrovarci con zone franche che aprano la strada a nuove (o vecchie) aziende che hanno già distrutto dal punto di vista occupazionale, sanitario e ambientale il nostro territorio. Bisogna poi analizzare attentamente i vantaggi e gli svantaggi della ZES, tenendo presente che la sua istituzione non risolverebbe tutti i problemi occupazionali del nostro territorio e che potrebbe, invece, aumentare la crisi delle piccole e medie imprese locali a favore delle multinazionali. La ZES – conclude il consigliere cinquestelle – prevede infatti tempi di attuazione lunghi ma, soprattutto, necessita di una pianificazione puntuale e condivisa e che rispetti inderogabilmente il nuovo indirizzo socio-economico che la cittadinanza vuole per Brindisi. Insomma paletti chiari per evitare gli errori del passato”.