Matarrelli: nota sulla Santa Teresa

La Santa Teresa dovrebbe chiudere i battenti, almeno secondo le dichiarazioni all'insegna dell'arrendevolezza del presidente della Provincia di Brindisi.

Ma davvero è possibile arrendersi dinanzi alla più importante vertenza territoriale degli ultimi anni? Le istituzioni possono realmente pensare di risolvere una questione tanto significativa restituendo un «pasticciaccio brutto» alle nostre comunità? Ma di che cosa stiamo parlando?

Qui si parla, è forse di nuovo il caso di riepilogarlo, di garantire servizi essenziali ai cittadini della provincia quali la manutenzione delle strade (alcune delle quali versano in condizioni tali da prefigurare vistosi rischi per l'incolumità degli automobilisti) e la manutenzione delle scuole (increscioso, a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico). E, conseguentemente, di tutelare i diritti occupazionali e quindi il destino stesso di 120 lavoratori, di 120 famiglie. Si può allora liquidare a cuor leggero la Santa Teresa?

Se la risposta è: «non ci sono i fondi necessari», la replica è presto detta: si individuino le risorse distraibili nel bilancio, si bussi a denari ovunque, ci si catapulti a Roma da questo Governo che dovrebbe essere amico dell'establishment provinciale e si pretenda di ottenere ragione. Ma senza perdere più tempo, ammesso che non lo si sia dissipato del tutto. Io sono a disposizione per qualunque azione possibile, credo che anche altri parlamentari lo siano, facciamo fronte comune ma non si esiti oltre. La situazione è gravissima.

Toni Matarrelli

Deputato Articolo 1 MDP

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