Ryanair cancella 67 voli, Tomaselli: “il Governo tuteli i passeggeri, la Puglia rilanci gli scali”

In merito alla grave vicenda che sta interessando Ryanair con una interrogazione urgente, sottoscritta da 25 senatori, il gruppo del PD del Senato

ha chiesto al Governo un intervento volto a definire, innanzitutto, garanzie certe per il rimborso dei biglietti, oltre al risarcimento dei danni subiti dai passeggeri che avevano programmato e acquistato i voli soppressi da Ryanair. In secondo luogo, abbiamo sollecitato il Governo ad ottenere il riconoscimento da parte della compagnia irlandese dei danni economici e d’immagine causati alle società aeroportuali, alle Regioni e agli Enti locali, in ragione del mancato rispetto degli impegni contrattuali assunti a fronte degli interventi finanziari pubblici finalizzati al mantenimento o potenziamento della sua operatività presso diversi scali italiani.

“Siamo passati in poche settimane – sottolinea il senatore dem Salvatore Tomaselli – da uno scenario che vedeva Ryanair muoversi da primo attore nella trattativa Alitalia a un repentino “’tonfo”, destinato a causare un gravissima turbativa nei collegamenti aerei. Una situazione che richiede di essere chiarita, visto il ruolo di player protagonista che la compagnia ha assunto nel trasporto aereo da e per il nostro Paese, non solo giocando sul mercato ma anche acquisendo in varie regioni significativi sostegni pubblici, diretti o indiretti. Ricordo ancora che lo scorso anno Ryanair fu il principale interlocutore delle trattative che portarono il Governo a congelare l’aumento già programmato delle tasse d’imbarco. La contropartita doveva essere un piano di investimenti poderoso sull’Italia, su cui ora si addensa più di una nube. A ciò si aggiunga il parziale disimpegno nella offerta di collegamenti dalla Puglia che la compagnia irlandese ha messo in atto da alcuni mesi a vantaggio di altre regioni e altri scali, a cominciare da quello di Napoli, e che hanno, in particolare, penalizzato l’aeroporto di Brindisi e i traffici da e per il Salento. A ciò si aggiungano le strategie industriali e finanziarie di importanti investitori volte a consolidare il polo aeroportuale campano quale leader nel Mezzogiorno.

Per tali ragioni, al di là degli aspetti formali richiamati in queste ore dal management di Aeroporti di Puglia, non vi è dubbio che nella sostanza Ryanair rischi oggettivamente di allentare gli stessi impegni di partnership commerciale e di promozione del territorio alla base delle rinnovate convenzioni in essere con la Regione Puglia. Torna prepotente, quindi, la necessità di rivedere e consolidare la delicata e decisiva politica regionale verso le infrastrutture aeroportuali e verso le politiche di sviluppo del traffico aereo, a cominciare da un primo bilancio delle capacità della nuova governance di essere all’altezza di una sfida così complessa e che meriterebbe ben altra attenzione e visione.”

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