Operazione "Omega bis", Ciracì (DI): "Un plauso alle nostre forze dell'ordine, ma servono maggiori risorse per la sicurezza"

"Non posso non esprimere la mia soddisfazione per l'operazione di polizia giudiziaria Omega bis che ha consentito di riassicurare alla giustizia 50 persone sospettate di aver commesso reati gravissimi

quali l'associazione per delinquere di tipo mafioso, l'omicidio, il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti".

Lo dichiara l'On. Nicola Ciracì (Direzione Italia), da sempre impegnato e propositivo sul fronte della sicurezza del cittadino e dell'efficienza delle forze dell'ordine.

"L'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi dai carabinieri del comando provinciale di Brindisi, coordinati nella fase delle indagini dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce - prosegue il deputato - non fa che confermare la qualità dei nostri investigatori e dei nostri magistrati inquirenti, nonostante le difficoltà di organico che sono costretti quotidianamente a fronteggiare".

"La criminalità, organizzata o comune che sia, ammorba e mortifica storicamente il nostro territorio - continua - e i 50 arresti di oggi dimostrano come i problemi di un tempo, a prescindere dagli esiti giudiziari di questa vicenda, siano ancora purtroppo attuali".

"La determinazione e la competenza di coloro i quali hanno condotto le indagini - commenta il parlamentare - da una parte rassicurano i cittadini e le stesse istituzioni, dall'altra inducono a una riflessione: quanti risultati simili potrebbero essere raggiunti quotidianamente, se soltanto la dotazione di uomini e mezzi delle nostre forze di polizia fosse maggiore, se il Governo destinasse maggiori risorse ai dispositivi di prevenzione, controllo e repressione?".

Di ciò, del resto, Ciracì si è occupato nei suoi tour per la sicurezza del cittadino e l'efficienza delle forze dell'ordine, durante i quali ha raccolto e fatto proprie le insoddisfazioni della gente comune per poi rappresentarle ai principali rappresentanti istituzionali sul territorio: prefetto, questore, comandanti dei presìdi della forza pubblica.

"I cittadini chiedono una maggiore presenza dello Stato - conclude Ciracì - ma gli addetti ai lavori devono ogni giorno fare i conti con una coperta troppo corta che non consente loro di operare al massimo delle possibilità, e io continuerò a battermi perché le une e le altre esigenze possano trovare un equo bilanciamento, tuttavia oggi è un giorno importante, un giorno un cui lo Stato ha vinto sull'anti-Stato. Mi auguro, pertanto, che in futuro ogni singola giornata possa essere connotata da simili vittorie, poiché in periodi storici come quello che stiamo attraversando, bisogna ripartire dalle regole, ma soprattutto dalla loro osservanza. L'ordine pubblico, il rispetto della persona e delle leggi devono costituire una priorità assoluta in uno Stato di diritto, in una grande nazione civilizzata. L'Italia lo è ancora, ma deve compiere ogni sforzo per continuare a esserlo".

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