Sequestro Centrale Enel, Bozzetti (M5S): “Magistratura conferma anni di denunce.
Puntuale come un orologio svizzero arrivano i sequestri da parte della magistratura nell’ambito dell’operazione definita “Araba Fenice bis”, anche per la Centrale Enel “Federico II” di Cerano e per lo stabilimento Cementir di Taranto.
In merito si esprime il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti: “Ancora una volta, nonostante le denunce portate avanti nel corso degli anni sia dalle associazioni ambientaliste e dai liberi cittadini che dal Movimento 5 Stelle nelle istituzioni, si è dovuto attendere, così come per l’Ilva, l’intervento della magistratura che conferma il rischio di un possibile ricorso a gravi pratiche illecite nella gestione dei rifiuti da parte di queste aziende. Alcuni dei capi di accusa sono gravissimi: si parla di traffico illecito di rifiuti e gestione dei rifiuti non autorizzata. Ipotesi che se confermate spiegherebbero ampiamente anche i catastrofici dati epidemiologici dell’area resi noti solo qualche mese fa. Vorremmo anche capire chi avrebbe dovuto controllare e perché tali controlli non sono stati fatti. Come sempre attendiamo fiduciosi che gli inquirenti facciano le loro indagini e gli auguriamo buon lavoro. L’auspicio è che, qualora tali ipotesi dovessero essere confermate, i responsabili possano pagare per i gravissimi crimini commessi nei confronti di tutti i cittadini pugliesi”.
“Speriamo inoltre – continua il consigliere brindisino – che tutta questa vicenda possa servire ad evidenziare ancora una volta la necessità di programmare immediatamente la chiusura, la dismissione e la bonifica di questa Centrale, avviando un processo di riconversione economica e culturale dell’intera area di Cerano; un processo che, naturalmente, non può e non deve prescindere da una tutela dei livelli occupazionali e di tutti i lavoratori. Alla luce di tali avvenimenti chiediamo a Mauro Vizzino, Presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia, di farsi promotore di un tavolo di concertazione che coinvolga la società Enel s.p.a., la Regione e il Ministero competente, affinché si possa, una volta per tutte, pianificare insieme un programma di riconversione che tuteli gli attuali livelli occupazionali; un programma teso ad abbandonare definitivamente le fonti fossili per promuovere una politica energetica basata sulle rinnovabili”.
“D’altronde – conclude Bozzetti – è stato dimostrato ampiamente che il ricorso a fonti rinnovabili, di cui la nostra Regione è ricca, produce molta più ricchezza e posti di lavoro rispetto all’attuale politica basata ancora sulle fonti fossili e che, tra l’altro, non contribuisce a rendere il nostro Paese energeticamente indipendente dall’estero. Il momento è propizio e le istituzioni a tutti i livelli devo assumersi ognuno la propria fetta di responsabilità, accompagnando il territorio in questo necessario e non più prorogabile cambiamento”.