Sulla problematica dell'aeroporto di Grottaglie le posizioni dei parlamentari e del consigliere regionale Romano.

Avevamo posto delle domande ai politici della nostra provincia. Non sono arrivate a noi le risposte. Alcuni hanno preferito canali ritenuti a più larga diffusione.

Noi recepiamo le loro posizioni e pubblichiamo i comunicati stampa. Mancano le considerazioni dei parlamentari Matareli, Iurlaro, Ciracì, Zizza, del consigliere regionale Vizzino e del sindaco Molfetta.

Parlamentari PD: “aprire Grottaglie ai voli civili è un gravissimo errore che avrà ripercussioni sull’efficienza del sistema aeroportuale pugliese”

La delibera di indirizzo sull’aeroporto di Grottaglie approvata dalla Giunta regionale è un gravissimo errore. Laddove davvero si dovesse procedere nella direzione indicata dalla delibera ed aprire ai voli civili anche l’aeroporto di Grottaglie, avremo pesanti ripercussioni sull’efficienza e la sostenibilità dell’intero sistema aeroportuale pugliese”, toni duri e decisi da parte dei parlamentari dem delle province di Brindisi e Lecce Elisa Mariano, Salvatore Tomaselli, Salvatore Capone e Federico Massa sull’ipotesi portata avanti dalla Regione Puglia sul futuro dell’Arlotta che stravolge quanto pianificato a livello nazionale e regionale negli ultimi anni.

“La costituzione di un’unità di missione presso l’Aeroporto Arlotta che avrà il compito di promuovere accanto all’attività industriale quella commerciale con l’attivazione anche di voli di linea è del tutto incoerente rispetto a quanto programmato finora, anche in relazione ad importanti opere ed investimenti infrastrutturali e tecnologici già previsti o effettuati. Ma, soprattutto, questa scelta non appare in alcun modo suffragata o giustificata da alcun dato sulla sostenibilità economica e di traffico nonché sull’eventuale interesse di operatori.

A tal proposito sottoscriviamo pienamente quanto dichiarato dal Presidente di Enac Vito Riggio secondo cui è un errore aumentare il numero di piccoli aeroporti non in grado di camminare sulle proprie gambe e che non hanno un adeguato bacino territoriale capace di sostenerli.

La prospettiva di frazionare e suddividere le rotte verso il Grande Salento tra piccoli scali non aiuterebbe di certo l’intero sistema aeroportuale pugliese ad essere più efficiente, ma rischierebbe, anzi, di produrre danni incalcolabili al nostro sistema turistico e più in generale al diritto alla mobilità dei cittadini, sui quali si scaricherebbero inevitabilmente le diseconomie di tali scelte errate.

Lo scalo di Grottaglie, peraltro, ospita da anni uno dei poli di eccellenza dell’industria aeronautica nazionale ed è stato individuato come centro di eccellenza nazionale ed europeo per la sperimentazione (“Test Bed”) di sistemi, prodotti e soluzioni nel campo delle piattaforme aeree pilotate e non pilotate e sistemi innovativi per il controllo e la gestione del traffico aereo, compresa la prospettiva straordinaria di poter ospitare i voli sub orbitali.

Mettere a rischio una così importante strategia industriale e tecnologica al solo scopo di soddisfare qualche impulso localistico, le cui pretese non sono compatibili con la dimensione globale del trasporto aereo e con l’interesse generale dell’intero paese, sarebbe una colpa grave che ci auguriamo il Presidente Emiliano e l’intero governo regionale avranno la forza e l’intelligenza di scongiurare.

Per parte nostra non assisteremo certamente impassibili a progetti improbabili, che si configurerebbero come mero spreco di risorse pubbliche e comporterebbero non solo il rischio di sovrapposizione di strutture con l’aeroporto del Salento, ma farebbero impallidire ogni logica di buona amministrazione e di sistema moderno, integrato ed efficiente.

Certo, tale sistema meriterebbe ben altra capacità di indirizzo e visione, oggi inopinatamente affidata ad un management di Aeroporti di Puglia, scelto più per appartenenza che per qualità, che in questa vicenda sta rivelando tutti i propri limiti di autorevolezza e autonomia.”

Elisa Mariano, Salvatore Tomaselli, Salvatore Capone, Federico

Romano: "Voli civili aeroporto Grottaglie, scelta che non persegue interesse di tutti i pugliesi"

Nota del consigliere regionale di Articolo 1-MdP, Pino Romano

"Il fatto che un assessore regionale possa rappresentare solo gli interessi del proprio territorio di origine, calpestando il resto della Puglia, la dice lunga sullo stato confusionale in cui versa la Regione Puglia a guida Michele Emiliano. Ieri la Giunta ha approvato una delibera di indirizzo (di cui noi consiglieri non conosciamo ancora i contenuti) con cui si dà il sostanziale via libera all’attivazione di voli di linea nell’aeroporto di Grottaglie e si dà mandato ad Aeroporti di Puglia di sprecare denaro pubblico per dotare di uomini e mezzi quello scalo.

Esattamente l’opposto di ciò che sta avvenendo in Italia e di ciò che sostiene convintamente l’Enac (Ente nazionale aviazione civile). Mentre si persegue ovunque la logica degli accorpamenti per creare scali con milioni di passeggeri e quindi altamente competitivi, qui in Puglia Emiliano e Mazzarano pagano “cambiali politiche” sulla pelle dei pugliesi, spingendo verso l’attivazione di voli passeggeri anche a Grottaglie.

La guerra – si badi bene – non è fra Taranto e Brindisi, ma fra questi interessi molto particolari e tutta la Puglia, visto che un indebolimento del sistema aeroportuale pugliese danneggerebbe brindisini, leccesi, così come baresi e foggiani. Ed a guardar bene, danneggerebbe anche gli stessi tarantini.

Del resto, i paradossi della Puglia sono ormai lampanti. Ovunque si accorpano ospedali, sedi della Banca d’Italia, agenzie delle entrate, sedi giudiziarie, mentre qui da noi si raddoppiano gli aeroporti civili. E che dire delle sentenze che ci condannano su vicende molto delicate come quelle della Tap, di Tempa Rossa e dell’Ilva…

A ciò si aggiunge il fatto gravissimo rappresentato dal mancato coinvolgimento del Consiglio regionale e, più in generale, dell’intera comunità pugliese, su scelte di così fondamentale rilevanza.

Il nostro partito chiederà conto di questa scelta di Emiliano e Mazzarano, anche se sarebbe opportuno che si mobilitasse l’intera Puglia per far capire a questo pezzo del PD (Emiliano e Mazzarano) che non si va da nessuna parte senza perseguire l’interesse comune dei pugliesi

Ecco il nostro articolo con le diomande ai plitici parlamentari e non.

Abbiamo ricevuto e volentieri facciamo nostra una richiesta di chiarimenti che viene pubblicata di seguito,

per sapere cosa sta succedendo ad Aeroporti di Puglia e quale è la posizione dei nostri rappresentanti politici nazionali e locali.

In questi ultimi giorni leggiamo sui media locali le notizie più disparate su Adp (Aeroporti di Puglia).

“Voli civili a Grottaglie – Pericolosa l’operazione della Regione –guerra tra poveri – frazionamento degli aeroporti di Bari e Brindisi per favorire Grottaglie- collegamenti più efficaci –tavolo tecnico permanente per la dotazione di voli civili su Grottaglie, etc. etc.”

Premesso che:

  1. in Puglia esistono, come è noto, 4 aeroporti:
  • Bari e Brindisi (Palese-Karol Woitila e Papola-Ar. Del Salento) che operano a pieno titolo con l’intermediazione di circa 6,5 mln di passeggeri, ottenendo un livello di soddisfazione altissimo ( cfr. ricerca statistica di “Altroconsumo” che li vede ai primi posti su un monitoraggio di n. 178 aeroporti).
  • Grottaglie/Taranto (Arlotta), che nel 2015 è stato classificato come “Aeroporto industrale” e che opera anche nelle prove dei veivoli a pilota remoto (droni) e che in Italia (unico aeroporto italiano) possiede la certificazione in tal senso.
  • Foggia (Gino Lisa) che sino a un anno addietro veniva usato essenzialmente come eliporto attraverso la Ditta Alidaunia.
  1. verifichiamo, attraverso i media, che si vuol incentivare l’Arlotta come aeroporto civile;
  2. altrettanto avviene per il “Gino Lisa”.
  3. La Regione Lombardia, con circa 10/mln di abitanti, ha faticato invano nell’ottenere su Milano il quarto aeroporto (dopo Malpensa, Linate ed Orio al serio).
  4. La Puglia, con circa 4/mln di abitanti, difficilmente potrebbe sostenere un terzo aeroporto passeggeri (anche se Grottaglie ha già la classificazione Enac).
  5. E’ noto, sul piano finanziario, che il break even point nella gestione di un aeroporto, si verifica attraverso l’intermediazione di circa 400.000/450.000 passeggeri.
  6. È estremamente difficile frazionare i passeggeri di Bari/Brindisi dal momento che, notoriamente, sono le Compagnie aeree che scelgono gli scali per loro più congeniali, sempre ammesso e non concesso che la proprietà di Adp sia disponibile a finanziare su Grottaglie il fabbisogno sufficiente a dotare l’Arlotta di strutture adeguate.
  7. Potrebbe intervenire inoltre, su questo aeroporto, un conflitto tra la vocazione industriale (già a livello discreto) e quella passeggeri.
  8. Sul “Gino Lisa” la Regione Puglia ha speso molte promesse, attivando, a quanto pare, la somma di €. 14/mln già concesse nel trascorso lustro, dall’U.E. per le piste.

Ebbene, chi ha mai sorvolato l’aeroporto “Gino Lisa” si sarà facilmente accorto di quanto la stazione esistente sia totalmente soffocata dalle innumerevoli costruzioni, che dovrebbero essere espropriate sia per le piste di rullaggio che per i coni di atterraggio e decollo.

I cittadini del territorio salentino gradirebbero sapere di più e, soprattutto, quali sono le posizioni del nostri rappresentati politici nazionali e locali sull’argomento.

La richiesta verrà mandata per email ai rappresentanti politici più specificatamente a:

  1. Tony Matarrelli
  2. Elisa Mariano
  3. Nicola Ciracì
  4. Salvatore Tomaselli

sen. Piero Iurlaro

sen. Vittorio Zizzi

consigliere regionale Mauro Vizzino

consigliere regionale Gianluca Bozzetti

consigliere regionale Giuseppe Romano

sindaco di Mesagne Pompeo Molfetta

Man mano che arriveranno le risposte le pubblicheremo sulla nostra testata.

Foto: Aeroporto Lisa visto dall'alto.

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