Il ritorno di Vendola in politica restringe gli spazi operativi di Emiliano.
Era nell’aria il ritorno di Vendola perché negli ultimi mesi, risolti i problemi della sua vita privata che non ha minimamente nascosto, ha ricominciato ad interessarsi di politica
con interviste a diverse testate nazionali; poi da qualche settimana ha spostato il suo campo di interesse sulla sua Puglia nonostante abbia stabilito la sua residenza in Roma ed ha tolto ogni dubbio sulle sue intenzioni con una puntata del “Graffio”, curata dal Enzo Magistà interamente dedicata a lui.
In studio l’ex governatore e il direttore del Tg Norba Enzo Magistà hanno parlato di vita privata, di Regione, di politica, e ne uscito fuori un quadro particolare che sarà punto di riferimento se non filo conduttore della prossima campagna elettorale di tutti i raggruppamenti politici a sinistra del Pd. Ma su un punto Vendola è stato chiaro e cioè che non è ipotizzabile un qualsiasi accordo con coloro che fanno capo a Renzi ma anche con tutti coloro che si richiamano ad Emiliano ed alla sua politica.
Il giudizio poi su Michele Emiliano è stato molto duro ed esplicito ed ha affermato testualmente: «Sento una delusione molto grande – dice l’ex governatore – per ciò che poteva essere e non è. Auguravo al mio successore di fare molto meglio di noi. Vedo invece una Regione stanca, in affanno, senza idea di cosa sia il governo e di cosa sia la Puglia. Sono due anni e mezzo che non vediamo nei Consigli regionali provvedimenti di sostanza. Ho auspicato che Michele facesse bene il suo lavoro, oggi sono disilluso».
«Dove prima c’erano amministratori dotati di competenza e moralità oggi ci sono consigli di amministrazione composti da soggetti di non elevata attitudine professionale. C’è una continua apertura del recinto di centrosinistra per dare l’arrembaggio al centrodestra: forse a questo servono l’Adisu, l’Adp, l’Acquedotto? Trovo stupefacente la simpatia di Emiliano verso il referendum lombardo-veneto e le nostalgie neo borboniche». Inoltre sull’Acquedotto pugliese Vendola si augura che Emiliano «non rinneghi la scelta di tenere pubblico e non privatizzato l’acquedotto». Ed ancora: «la mia delusione cocente verso Emiliano non è animosità contro di lui, è amore spasmodico per la Puglia, terra che merita di essere governata e non vezzeggiata su Facebook».
Gli osservatori pensano che la sortita di Vendola sia ormai il sancire un “de profundis” per Emiliano considerato, nel complesso, il politico arrogante frutto di un dilagante populismo. E mentre dal Pd di Renzi si sfilano i vari Calenda, Gad Lerner, Grasso per citare i nomi più eclatanti a sinistra si sta accarezzando l’idea di costituire un raggruppamento, quasi federativo, che vada a raccogliere tutti coloro che sono a sinistra politicamente ma senza casa.
Quel che maggiormente appare chiaro, è ormai l’inesorabile declino di Emiliano che con le ultime scelte ha dimostrato di non essere un leader di caratura nazionale. Basta farsi un giro nel Salento per vedere gli effetti che ha prodotto il riordino ospedaliero e quanto verificatosi a Casarano la dice lunga sulle scelte poste in essere e sugli indici di gradimento. Gallipoli, Casarano, ma anche Mesagne, San Pietro Vernotico, il Salento intero sarà una polveriera che difficilmente potrà non esplodere durante le prossime elezioni sia politiche che regionali ed a nulla è valsa la lezione data a Fitto qualche lustro fa. Per i brindisini sarà sufficiente, per chi ha avuto la malasorte di passare dal Pronto Soccorso del Perrino per una qualsiasi necessità, ricordare l’esperienza fatta sulla propria pelle per scegliere di conseguenza. E già la politica della destra si muove per sottolineare la situazione degli ultimi tempi con le iniziative presso il Perrino di Ciracì e la conferenza a Bari il prossimo 10 novembre.
Varranno ben poco le inaugurazioni degli ospedali di Comunità dove parteciperanno, con molta probabilità, solo i sudditi di certe consorterie politiche e non certamente la comunità di appartenenza, i professionisti che dovrebbero essere il fulcro delle ipotetiche prossime attività, i cittadini quali futuri e potenziali fruitori dei nuovi servizi.
A sinistra Vendola e la sinistra extra Pd accarezzano l’idea di far capeggiare la lista da Grasso in campo nazionale, non escludendo una presenza dello stesso Vendola in prima persona in Puglia. Questo significherebbe la conclusione dell'esperienza Renzi del Pd in campo anzionale e di Emiliano, in particolare in campo regionale. Sicilia docet ...
Tempi difficili, quindi per Emiliano, che ancora testardamente mantiene l’Assessorato alla sanità. Non saranno certamente le sue ultime scelte nelle Asl a garantirgli un futuro politico. Anzi …
Tolleranza zero