Enel Cerano, Regione non ha mai chiesto valutazione danno sanitario.

Bozzetti: "Brindisini vittime di Emiliano"

“Si manifesta ancora una volta in tutta la sua gravità il conclamato disinteresse, ormai sfociato quasi in un’autentica avversione, del Presidente Emiliano e della sua Giunta nei confronti della provincia brindisina ed in particolare della città di Brindisi”. Queste le prime dure dichiarazioni del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti dopo l’articolo apparso questa mattina sugli organi di stampa che ha evidenziato come per la Centrale Enel di Cerano non si sia mai provveduto alla Valutazione preventiva del danno sanitario. “Una vicenda che fotografa perfettamente il disinteresse del Presidente sul tema più importante ed impattante per la comunità brindisina: la centrale a carbone di Cerano. Chiederò una accelerazione dell’audizione della dirigenza Enel e degli assessori competenti da me richiesta la settimana scorsa, affinché si possa tenere prima dell’inizio delle sedute di bilancio di dicembre. Oltre a discutere di riconversione economica, dismissione, bonifica e tutela dei livelli occupazionali della centrale, sarà mia premura chiedere chiarimenti circa la mancata applicazione della Valutazione preventiva del danno sanitario agli assessori o direttamente al presidente Emiliano, se mai si degnerà di essere presente”

“Emiliano - incalza Bozzetti - continua a svolgere in maniera schizofrenica il suo ruolo da Presidente, utilizzando due pesi e due misure in base alle proprie necessità elettorali; così, se per l’Ilva di Taranto chiede di applicare la Valutazione del Danno Sanitario (Vds), cosa tra l’altro non necessaria in quanto di competenza del governo nazionale dal momento che l’Ilva è giudicata opera di interesse strategico nazionale, dimentica invece di applicare la stessa Vds per la centrale Enel Federico II di Cerano, ignorando quindi volutamente l’applicazione di una legge regionale che, tra l’altro, costituisce un unicum positivo nel panorama normativo nazionale”

“Sembra che per il Presidente - prosegue il consigliere cinquestelle - i cittadini della provincia di Brindisi siano di serie B: si pensi alle sue ripetute dichiarazioni sul voler portare il Tap a Brindisi perchè “ormai zona già compromessa dal punto di vista ambientale”, così come i suoi assordanti silenzi quando a Brindisi sono state tolte l’autorità portuale e la Camera di Commercio, per non parlare del tentativo di depotenziamento dell'aeroporto. Ed è stato completamente assente anche quando si è trattato di intervenire nelle numerosissime vertenze lavorative, da quelle delle partecipate a quelle del settore aeronautico. Sono certo che la comunità brindisina se ne ricorderà quando sarà il momento di tornare al voto.”

“Una cosa deve essere chiara al Presidente - conclude il consigliere brindisino - se con tale atteggiamento crede di poter fare carne da macello del territorio e dei cittadini brindisini si sbaglia di grosso. La mia battaglia in difesa del territorio brindisino ormai purtroppo sempre più solitaria all’interno del panorama regionale, continuerà in maniera ancora più pressante e forte.”

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