Romano (Art.1 MDP) contro Giuffrè: “l’attuale gestione commissariale va oltre ed omette di coinvolgere politica, associazioni e sindacati”
La pubblicazione dei dati riguardanti il Rapporto Ecosistema Urbano 2017 di Legambiente ha determinato polemiche a non finire.
Non intendo entrare nel merito della attendibilità di tale Rapporto, visto che in un solo anno è difficile che una città possa vedere peggiorare in maniera così evidente la qualità dell’aria.
Ci si trova di fronte, invece, ad un problema di interpretazione dei dati disponibili. Una lettura superficiale (cioè non attenta a verificare eventuali anomalie nel corretto funzionamento del sistema di rilevazione) può far gridare al successo, mentre una semplice constatazione delle lacune presenti nel sistema può determinare l’effetto esattamente contrario.
Detto ciò, non si può non rilevare un’altra anomalia, forse ben più evidente. Mi riferisco al comportamento del Commissario prefettizio del Comune di Brindisi, dott. Santi Giuffrè. Lo spettacolo offerto (davanti ai giornalisti e ripreso dalle testate on-line) in conferenza stampa non è stato dei migliori. Il Commissario ha aggredito violentemente verbalmente il rappresentante di Legambiente. Ha inteso far valere le sue ragioni ma, nonostante si tratti di un funzionario dello Stato, non ha inteso ammettere che ci sono molte cose che non funzionano nei sistemi di rilevamento, con chiare responsabilità anche da parte della macchina comunale.
In questa costante tracimazione delle sue funzioni, il dott. Giuffrè ha omesso di stigmatizzare dannose dimenticanze da cui dipende – è bene ribadirlo – il controllo in atmosfera delle emissioni del complesso sistema industriale brindisino.
La gestione commissariale di un Comune, se da un lato rappresenta la crisi del sistema politico ed il fallimento di una esperienza amministrativa, dall’altro dovrebbe garantire una corretta gestione della cosa pubblica, senza condizionamenti o partigianerie. Il tutto, nella semplice attesa di restituire ai rappresentanti eletti democraticamente dal popolo brindisino la facoltà di decidere le sorti della città.
Ci pare, invece, che l’attuale gestione commissariale vada ben oltre, omettendo di coinvolgere il mondo politico locale, il variegato pianeta dell’associazionismo e le forze sociali nell’adozione di scelte vincolanti per il futuro.
Sarebbe interessante sapere, ad esempio, come vanno i “conti” del Comune, qual è l’esposizione di cassa, come ci si prepara a predisporre il bilancio del prossimo anno, che prospettive concrete esistono di diminuzione della tassazione comunale.
Brindisi alcuni mesi addietro ha visto sfiduciare un Sindaco. Ma non per questo merita che qualcuno decida sulla sua testa.
Giuseppe Romano
Presidente III Commissione sanità
Articolo 1 – MDP