Mesagne futura: il coordinamento contesta l'iniziativa di Orsini per l'iscrizione di Mesagne all'Anagrafe antifascista.
Apprendiamo dalla stampa che il consigliere comunale PD Avv. Fernando Orsini nei giorni scorsi ha presentato una mozione, da discutere nella prossima massima assise cittadina, per impegnare l'amministrazione comunale ad iscrivere la Città di Mesagne all’Anagrafe Antifascista.
Viene, però, spontaneo fare qualche considerazione su un argomento che dovrebbe essere preso molto seriamente ma che, con l’impronta evidentemente del tutto politica dell’istituzione di tale registro, rischia di scivolare nel grottesco.
Durante l’epoca fascista, l’antifascismo è stata una cosa seria e rispettabile, ma ottanta e novanta anni dopo appare una cosa assolutamente ridicola.
La nostra Carta Costituzionale fonda la Repubblica sull’antifascismo, ma anche sull’anticomunismo e su valori del tutto incompatibili con tale ideologia, tant’è che i nostri costituenti scelsero nel 1948 il patto Atlantico e non certo il patto di Varsavia.
Perché, allora, non iscrivere la Città di Mesagne all’Anagrafe Nazionale Anticomunista indetta dal quotidiano “Il Tempo”, in segno di sostegno e solidarietà con i cittadini italiani vittime di indicibili violenze causate da orde di comunisti a Fiume, a Porzus, in Istria e Dalmazia, nelle foibe di quei luoghi, nell’Emilia post-bellica, ecc.?
La verità è che tutto serve ad una parte politica agonizzante per cercare di prendere qualche boccata di ossigeno, anche riesumare ciò che è abbondantemente e definitivamente morto da tempo, con il pretesto di qualche episodio che viene strumentalmente utilizzato al fine di segnalare il risveglio dell’ideologia fascista con tutto ciò che questa comporta.
E quindi viene artatamente riesumata la bandiera delle “leggi razziali” quale simbolo dell’infamia fascista, quando il PD e l’ANPI permettono nella manifestazione del 25 Aprile scorso l’innalzamento di vessilli, quelli sì, modernamente e molto più pericolosamente antisemiti, tanto da provocare l’indignazione e la non partecipazione a detta manifestazione da parte della comunità ebraica italiana.
Quindi l’intolleranza e l’antisemitismo di matrice fascista sono da condannare, mentre quelli di altra matrice vanno bene e sono leciti?
Detto ciò, ci sembra del tutto fuori luogo la presentazione della suddetta mozione, se non accompagnata da un’altra, e di questo facciamo invito al consigliere Orsini, che impegni l'amministrazione comunale ad iscrivere la Città di Mesagne all’Anagrafe Nazionale Anticomunista.
COORDINAMENTO MESAGNE FUTURA