La M: Fascisti su Marte

L’uscita di “Mesagne Futura” non ci lascia stupiti, anzi, forse ci lascia più stupiti il fatto che in questi primi tre anni di consigliatura Molfetta, sostenuta anche da questi transfughi delle varie e spesso più estreme frange della destra mesagnese,

ancora non fosse venuto fuori quell’atteggiamento nostalgico del “quando c’era lui”. In questi tre anni da parte di “Mesagne Futura” nessun comunicato, nessuna azione politica, nessuna iniziativa.

Li avevamo lasciati a difendere il vessillo dei Marò esposto sul palazzo di città, ma ri-eccoli a difendere l’indifendibile, chiusi nella loro Salò intellettuale.

Ebbene, posto che ribadire l’identità antifascista della comunità mesagnese sia importante e che iscriversi all’albo dei comuni antifascisti possa essere una buona idea, la nostra riflessione è indirizzata su quanto questa maggioranza ultra eterogenea abbia fallito nel suo progetto post-ideologico, alle prese sin dall’inizio con un “non so che” di grillismo ante-litteram. L’idea che nella stessa coalizione, con l’unico obiettivo di raccogliere anche un solo voto in più, si siano affiancate tradizioni politiche e culturali contrapposte ci vede ancora oggi sconfortati. Ora però ci aspettiamo che il Sindaco e che i consiglieri comunali, nonché i maggiori esponenti dell’attuale maggioranza, si dichiarino e ci dicano se “Mesagne Futura” rappresenta questa maggioranza e se Mesagne è o no una comunità antifascista.

Intendiamoci: a noi de La M far parte o meno di una lista scritta su carta magari per “apparire politicamente corretti” e per fregiarsi di una medaglia di cartone importa relativamente; a noi interessa che il Sindaco, la sua giunta, i suoi consiglieri operino nell’ambito di ciò che i nostri padri costituenti, sicuramente antifascisti, ci hanno politicamente lasciato in eredità. A noi interessa poi che chi si misura nella politica locale, come quella nazionale, si chiarisca i pensieri e capisca che le idee sono importanti e che non è più possibile, nel nome di un’antipolitica che già troppi danni sta facendo, mettere tutti in un unico calderone dove il rischio è che tanti pensieri diversi alla fine non ne facciano neanche uno decente.

Concludiamo ringraziando gli amici di “Mesagne Futura” che ancora una volta ci hanno ricordato e dato dimostrazione di come questo esperimento del “mettiamoci tutti insieme pur che si vinca” non sia certo ascrivibile alle buone pratiche politiche e che ci danno l’occasione per ribadire (oltre al nostro essere convintamente antifascisti) che questo modo di fare politica non ci vedrà mai protagonisti.

Il Direttivo de La M

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