Lettera aperta di Luigi Indolfi (Forza Italia)
Sono passati quasi quattro anni da quando in molti, andando a votare, hanno voluto credere che dietro lo slogan "Diamociunamano" ci fosse una squadra di persone valide,
apaci di dare una svolta al nostro comune, tanto sbandierata quanto fumosa, rispetto alla vituperata precedente amministrazione.
Questa squadra, senza arte ne parte, una brutta copia dell'Armata Brancaleone, ha invece dimostrato, di fatto, di non essere minimamente in grado di governare la nostra città e, purtroppo, anche questo ultimo scorcio di legislatura ne è la dimostrazione.
Mi sembrava quasi superfluo aggiungere ulteriori argomentazioni critiche a quella già evidenziate dalla stampa locale e soprattutto da movimenti politici non rappresentati in Consiglio Comunale. Argomentazioni alle quali questa camaleontica pseudo-maggioranza non ha mai voluto prestare attenzione, chiusa come era e come è nel suo pregiudizio politico e nella difesa faziosa dei suoi interessi.
E siccome la pazienza, che pure è una grande virtù, non sempre si può tenerla a bada, respingo la tentazione di tacere e da dirigente politico, ma soprattutto da cittadino credo sia giusto e doveroso far sentire la propria voce, anche perché il silenzio e la moderazione non possono essere, mai, acquiescenza alle storture, agli abusi, alla mediocrità ed alla approssimazione dimostrate da questa amministrazione.
Non possono nemmeno essere acquiescenza alla menzogna, ancorché praticata con gli artifizi della retorica e le astuzie della politica.
Spesso chi ci governa ha fatto un uso spregiudicato degli uni e delle altre.
La cosa certa è che si sta scrivendo e consumando una delle più brutte pagine della storia politico-amministrativa di Mesagne.
Dal giorno in cui vi siete presentati ad oggi ci avete sempre tirato in lungo, con tutta una serie di acrobazie, le più incredibili, rispondendo sempre picche, anche quando vi è stato chiesto (nemmeno 5000 firme per salvare l'ospedale hanno smosso le vostre coscienze), attraverso i mezzi che la democrazia mette a disposizione, di fare chiarezza su quanto poteva sembrare poco chiaro in merito alla vostra azione amministrativa, con particolare riferimento alle risorse ed al mal utilizzo del denaro pubblico.
Addirittura in alcune circostanze avete stigmatizzato il comportamento di una opposizione che, pur non essendo presente in Consiglio Comunale, ha il diritto e anche il dovere di controllare l'attività ed il modus operandi dell'amministrazione. Comportamento più che legittimato se si pensa al vostro governicchio nutrito di ambiguità, di avidità di poltrone, di attese, di uscite, di entrate, di inciucio, con sullo sfondo una compravendita di coscienze che lasciano una sensazione indicibile di torbido.
È abbastanza evidente, invece, che qualunque sia stata la formula che ha tenuto in piedi il vostro governo, ha coperto e copre, esclusivamente, una pericolosa logica di potere da parte dei singoli che rappresentano i movimenti civici creati apposta dalla coalizione di maggioranza.
Il basso livello, il deterioramento che, grazie a voi, a Mesagne ha raggiunto la politica lo si può evincere, anche da singoli, significativi e non trascurabili episodi.
Episodi come le plateali e artate dimissioni di coordinatore della maggioranza da parte del Consigliere Matarrelli che miravano e mirano a detronizzare e mandare a casa il Sindaco da lui stesso voluto. Come quando il Sindaco stesso si crogiola in facili frasi o in sbandieramenti, anche essi, plateali, come un vecchio smaliziato arnese della propaganda comunista, come patetico cultore di una strategia tanto fumosa quanto ridicola, che tende a dare sempre una visione distorta delle cose, travisando la realtà, pretendendo di far credere alla gente che tutto va bene offendendo violentemente e brutalmente la loro intelligenza.
L'unica cosa che siete riusciti a fare bene è l'occupazione sistematica e scientifica del potere, dove accampandovi da conquistatori avete fatto scempio anche delle asole.
È giunto il momento, ed è quanto mai necessario dar voce nella città a quei cittadini che non si sono uniti al coro, a quella maggioranza di cittadini che detesta le doppie verità, il rovesciamento delle posizioni e relativo mercato delle vacche, il facile e non disinteressato oblio degli impegni, le manovre di palazzo.
Immagino che accogliate con fastidio le parole di verità, anche spiacevoli, con cui meritava e merita di essere commentata la vostra stoica tenuta del potere fino ad oggi, nata sempre e più volte da oblique operazioni che malamente hanno messo insieme vecchie guardie rosse e stupide ballerine da avanspettacolo.
Siete rimasti in piedi perché non sapete da che parte cadere. Ma prima o poi cadrete, sotto i colpi, anche, di un'opinione pubblica stanca delle vostre facce, delle vostre chiacchiere, dei vostri proclami, delle vostre promesse da marinai.
Anche se vi siete sforzati di farlo credere, non siete mai stati uniti, dando sempre più un'immagine pessima di voi stessi, litigando come comari in menopausa o soubrettine da prima fila.
Ne prenda atto, Signor Sindaco, tragga lei stesso le conclusioni, se ne faccia una ragione e convinca i suoi, ormai non più tanti, ansiosi amici a rassegnarsi all'ineluttabile.
La partita per Lei e per la sua ex maggioranza è chiusa o sta per chiudersi. E anche male.
Incalzato, ormai, da tanti problemi e palesemente osteggiato e non più sostenuto, anzi ripudiato, da chi più di altri ha lottato, a suo tempo, perché lei divenisse il nuovo Sindaco di Mesagne, immagino saprà cosa fare.
Signor Sindaco, Lei deve far fagotto e, già che c'è, un bell'esame di coscienza. Per quasi quattro anni lei insieme alla sua maggioranza avete sgovernato Mesagne ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
I nodi sono venuti al pettine, la farsa è finita. Giù il sipario.
Mesagne,10 Gennaio 2019