Dopo la venuta di Marco Lacarra a sostegno di Rosanna Saracino Sindaco di Mesagne ...
A leggere la stampa locale di oggi, a proposito della venuta del segretario regionale on. Marco Lacarra, sembra che la pace sia stata sancita all’interno del Pd.
Però probabilmente ancora una volta Pompeo Molfetta avrebbe da ridire affermando che la stampa locale non è “in sintonia”.
Di certo, dopo quanto accaduto con lo tsumani procurato dalle dichiarazioni di Emiliano, qualcuno si aspettava il tentativo di ricucire all’interno del Pd, attività legittima se non doverosa da parte delle segreterie provinciali e regionali. Resta il fatto che il risultato, al momento, da più parti non è ritenuto ottimale e non si sa quanti siano propizi ad "abbassare i toni" considerato il duro attacco politico ma soprattutto umano subito.
Da considerare anche che a fare da sfondo alla situazione attuale vi è una politica realizzata da Emiliano in nome e per conto del Pd non condivisa da tutto il Pd provinciale in particolare per la falcidia attuata nel settore della sanità con tre ospedali chiusi e con il declassamento dell’aeroporto di Brindisi che vede sempre meno voli a differenza del Wojtila di Bari!
Lacarra ha dichiarato e non poteva essere diversamente che il Pd ufficiale, quello istituzionale stava e sta con Rosanna Saracino a Sindaco di Mesagne e che le dichiarazioni di Emiliano vere o false che siano sono un problema esclusivamente di Emiliano che tra le altre cose non ha più la tessera del Pd.
Appare chiaro come si sia voluto scegliere, con molta diplomazia, la strada della “segmentazione politica” ossia ora pensiamo a queste amministrative e possibilmente impegniamoci per la vittoria di Rosanna Saracino ed a seguire vedremo quel che si verificherà il prossimo anno.
Ma all’interno dell’assemblea vi erano molti ospiti che facevano parte del raggruppamento a sostegno di Rosanna Saracino che con molta compostezza non hanno disturbato la discussione ma nei capannelli del dopo assemblea hanno tranquillamente fatto capire, anche a Lacarra, che la tecnica di "abbassare i toni" dopo il pasticcio non deve produrre buoni risultati a chi ha creato questa situazione.
Quanto alla candidatura di Emiliano per il prossimo anno i “pompieri” sono all’opera e sarà estremamente difficile poter ritrovare una piattaforma comune con la sinistra che si trova fuori dai contesti organizzati che gravitano in Sinistra Italiana, Liberi e Uguali e tutti coloro che ancora militano nel Pd e che seguono Dario Stefano, oltre allo stesso Pd considerando tutto il Salento, da Taranto a Casarano, da Lecce a Nardo ecc.
Questi ultimi non sembrano poter convergere e se nelle amministrative sono impegnati nelle varie città dove si svolgono le amministrative in Puglia costituiranno un grosso problema il prossimo anno.
Si ventilava la candidatura di Gianrico Carofiglio a governatore della Regione ma nelle alcove della del partito democratico già si è detto, forse in modo molto interessato che Carofiglio non ha carisma. Si sono proposte le primarie della sinistra ma non affrettate come aveva stabilito Emiliano per il 24 febbraio ma pare che anche queste verranno escluse per mancanza di candidati. Allora forse è il caso di aspettare il 26 maggio con le Europee che dovranno dare i propri responsi e nel frattempo, per quanto riguarda la questione Emiliano qualcuno se ne faccia una ragione una cosa saranno gli accordi di vertice ed una cosa saranno i voti che difficilmente convergeranno, in particolare quelli provenienti dal Pd salentino con la forte possibilità nel 2020 di consegnare la Puglia alla nuova destra.
Tolleranza zero
16.Aprile 2019
N.B. ... i puntini nel titolo sono stati messi per agevolare gli studi di Giuseppe!