Il centrosinistra "si ritrova" con le liste e Rosanna Saracino sindaco

C’era molta gente ieri sera per la presentazione ufficiale delle liste del centrosinistra e del candidato sindaco Rosanna Saracino.

L’iniziativa che era stata programmata per Piazza Commestibili, è stata spostata nell’Auditorium del Castello Normanno Svevo, per avversità atmosferiche.

Nessuno, neppure gli organizzatori potevano prevedere una partecipazione così massiccia e nello stesso tempo spontanea; c’era tanta gente ma, soprattutto, c’erano tanti giovani che partecipavano oltre a quelli presenti nelle cinque liste a sostegno di Rosanna Saracino.

E sono venute proprio dai giovani le sferzate, sempre corrette ma implacabili nei confronti degli avversari in un contesto che a leggere alcuni commenti dei social è stato definito come: atmosfera gioiosa, entusiasmo contagioso, freschezza trascinante, concretezza e pragmatismo senza favolette, una festa di popolo che si è svolta e si è riconosciuta nei valori del centrosinistra.

Quel che maggiormente ha caratterizzato la serata è stata la voglia del nuovo la scoperta di una sinistra, quella vera ed autentica, soprattutto “ritrovata” attraverso le piccole cose, con i suoi valori unici ed irrinunciabili tra solidarietà e sussidiarietà, tra impegno per “gli ultimi” e disponibilità nell’interazione fra sè e l’altro. Ed il tutto sotto i vari simboli che riportano ad una stessa matrice, il tutto aggregato simbolicamente ad un canto che ricorda i sacrifici di quanti son caduti per la libertà.

Infatti, le note di “Bella ciao” condivise da tutti i partecipanti, nessuno escluso, hanno regalato un momento di emozione, quel qualcosa che solo il centrosinistra e la sinistra autentica ha potuto cantare, collegandosi idealmente a quanti l’hanno cantata nel passato e con la voglia di proiettare il tutto nel futuro e a lanciare un ponte ideale verso altre periferie del mondo, quale la baraccopoli di Korogocho a Nairobi, così lontana ma così vicina perché c’è un piccolo pezzo di Mesagne.

E nella passerella delle cinque liste si è notata la convergenza tra esperienza amministrativa e forze nuove che si avvicinano per la prima volta alla politica, sulla linea della sintesi fatta alla fine da Rosanna Saracino, dichiaratasi credente, con un discorso fondato su valori trasversali validi anche per i non credenti, il cui focus è l’attenzione per una perequazione sociale, l’impegno per superare gli squilibri economici attraverso la riscoperta di una “casa comune”, di un Municipio in cui maturano le speranze dei meno abbienti e luogo ideale dove nascono le concretezze operative che predispongono le risorse migliori per una città che ha voglia di vivere!

Ed il tutto chiamando a testimone don Tonino Bello!

Ed una cosa è stata rimarcata e sublimata in tutti i presenti ossia sentirsi “ gruppo” senza capi, il gruppo che matura un idem sentire et volle che si diversifica da altri gruppi di competitors.

Forse una ritrovata coscienza pervade la sinistra ed il Pd in particolare e l’assenza di quanti hanno usato il partito ed in alcuni casi l’allontanamento di alcuni, hanno fatto ritrovare questa nuova linfa che si respira a sinistra. E ieri sera Rosanna Saracino ha saputo essere la cerniera di energie e passioni, di nuove motivazioni ed impegni, ossia il punto di riferimento di una sinistra che per convinzione di molti non si fermerà il prossimo 26 maggio.

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