Matarrelli: “Il Pta di Mesagne può essere integrato con ulteriori servizi per gli utenti”
“Per lo sviluppo è necessario un confronto costante affinché si possano intercettare opportunità che possano produrre lavoro”:
lo ha evidenziato il candidato sindaco Toni Mattarrelli nel corso di un dibattito al quale hanno partecipato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Antonio Macchia, Antonio Castellucci e Antonio Licchello, svoltosi nell’auditorium del Castello di Mesagne.
“Per il welfare - ha aggiunto Matarrelli - gli enti locali svolgono una funzione primaria perché i Comuni, e in particolare Mesagne che è capofila per i Piani di zona, hanno il dovere di programmare servizi che vadano al di là della propria città. Mesagne rappresenta nove comuni e negli ultimi tempi non ha brillato per capacità di guida, per cui occorre recuperare questo ruolo, approvando quanto prima il piano povertà perché questo permetterebbe l’arrivo di risorse importanti per contrastare un fenomeno che cresce in maniera significativa.
“Il sindaco è autorità sanitaria locale - ha sottolineato Matarrelli - per cui sui temi che riguardano il Presidio territoriale d’assistenza, il primo cittadino può e deve esprimersi, non è un soggetto passivo che sta ad aspettare ciò che decidono gli altri. Attraverso la conferenza dei sindaci può suggerire delle soluzioni: come creare nel Pta di Mesagne, oltre alle attività sanitarie che si svolgono già oggi, ambulatori per la piccola traumatologia con annessa sala gessi, riattivare un piccolo punto d’intervento dove si possano curare i codici bianchi e i codici verdi, riaprire i locali di prelievo e potenziare la piastra ambulatoriale facendola operare - ha concluso Matarrelli- per 12 ore invece delle attuali sei, in modo da abbattere le liste d’attesa”.