L'on. Sannicandro risponde a Matarrelli, Cervellera e Ventricelli.
La pubblicazione sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 29/06/2014 della lettera indirizzata al Presidente Vendola dal collega Toni Matarelli e dai consiglieri regionali Alfredo Cervellera e Michele Ventricelli appare avere, mi dispiace dirlo, l’unico scopo di rendere noto all’ esterno del Partito che essi nutrono sentimenti fortemente critici nei confronti della politica e della dirigenza di SEL a livello regionale e nazionale, talmente infondati sono i fatti che evocano e talmente generica la forma in cui li manifestano.
Non è vero che Renzi sia un innovatore come essi sottintendono. Al di là della indubbia capacità di fare apparire già fatto ciò che è solo annunciato e di trasformare mediaticamente in positivo effettivi insuccessi (vedi da ultimo l’esito degli incontri a livello europeo) resta il fatto che Renzi si muove nel solco delle politiche dei predecessori con l’aggravante di una maggiore determinazione, di una ispirazione culturale spesso peggiore e di un linguaggio inaccettabile nei confronti di chi esprime un qualche dissenso.
Berlusconi proponeva l’eliminazione del bicameralismo perfetto in nome di una più veloce ed efficace azione di governo, Renzi in nome del risparmio. Per Renzi l’eliminazione delle elezioni per Senato e Province va annoverata nel quadro della lotta agli sprechi.
Add a commentMesagne Futura: nomina dei vertici ed approvazione carta valori.
Nei giorni scorsi il movimento MESAGNE FUTURA ha approvato il proprio statuto ed ha nominato i propri vertici. Ha inizio, quindi, ufficialmente l’attività del neonato movimento.
Sono stati nominati coordinatore e vice coordinatore, rispettivamente, Massimo Carluccio e Paola Andriola, tesoriere Angelo Bellanova. Insieme a loro, fanno parte del consiglio direttivo del movimento Giuseppe Semeraro e Giuseppe Colucci Carluccio (consiglieri comunali), e: Franco Serinelli, Claudio Zullo, Franco Carbone, Antonio Bardaro, Vittorio Murri, Roberto Saracino, Francesco Rini, Tony De Tomaso, Davide De Giuseppe, Nicola Guido, Franco Gatti.
Inoltre, il movimento ha tracciato i punti fondamentali della propria carta dei valori e delle proprie finalità. Pertanto, deve affermarsi che Mesagne Futura nasce dalla ferma volontà di contribuire al miglioramento della nostra comunità in tutti i settori della società, favorendo lo sviluppo delle coscienze dei cittadini, con uno sguardo interessato alla politica locale ed al buon governo, ispirandosi ai principi del popolarismo europeo ed ai valori della libertà.
Add a commentForza Italia sui flussi turistici di Mesagne.
Ci ha molto sorpresi la notizia ufficializzata dal Sindaco Scoditti sui dati dei flussi turistici riguardante la stagione 2013 che darebbero la Città di Mesagne in crescita come presenze turistiche, in controtendenza con quello che da tempo è una sensazione diffusa in città.
La sensazione generale è che la presenza turistica a Mesagne negli ultimi anni ha subito un tonfo non di poco conto, confermando quanto da tempo denunciano i commercianti, specialmente quelli del settore della ristorazione, alberghiero ed enogastronomico, che hanno notato una netta flessione dei clienti e di conseguenza degli incassi.
La causa, probabilmente, è da ricercare nell’attrattività generale che la città non ha più. Sarà per la qualità dei servizi offerti oppure per la qualità del cartellone di “Mesagnestate”, ma la conseguenza è la vistosa flessione di presenze.
Confortato dai “dati”, il Sindaco Scoditti non ha perso occasione per infierire, ancora una volta, sui partiti di opposizione, sui giornalisti e sugli esponenti della cittadinanza attiva che a suo dire non avrebbero commentato la bella notizia.
E’ bastato uno sguardo più approfondito per scoprire che il Sindaco Scoditti “abbagliato” dalla diffusione di improbabili “dati 2013” da un’improbabile “Consorzio Turistico Apulia” che a sua volta ha elaborato i dati dell’Ufficio Statistica di Puglia Promozione della Regione Puglia, aveva preso una cantonata.
Add a commentMatarrelli, Cervellera, Ventricelli: Caro Nichi ...
Caro Nichi,
a tuo dire la «diaspora» di Sinistra Ecologia Libertà, almeno nel senso di dispersione di una comunità solidale, non c'è o non sarebbe mai avvenuta, consistendo in un programmato stillicidio di parlamentari senza soddisfazione. Noi invece vorremmo segnalarti, da militanti che godono di una diretta praticata conoscenza dei territori pugliesi, che il partito è fiaccato da una acuta condizione di sofferenza di cui si deve tenere necessario conto.
Su una premessa non potremo non convenire: quel che sta accadendo a SEL, prima ancora di essere definito dalla politologia, è un doloroso accidenti che segna il destino della sinistra italiana moderna ed anche quello di chi a vario titolo ne é protagonista. E sarà difficile non incuneare questo – come vogliamo chiamarlo? - processo di sfaldamento nell'avvento del «renzismo».
L'avvio di una fase nuova, non della «politique politicienne» ma della stessa storia dell'Italia, ha costretto la sinistra di cui, a pieno titolo e con le migliori intenzioni, facciamo parte, a misurarsi con un linguaggio nuovo, con nuove parole d'ordine e con prospettive inedite. Giunti quindi ad un bivio, avremmo potuto rinvigorire l'impeto delle nostre battaglie sui temi del lavoro, della solidarietà, della salute pubblica, ma rispondendo con un più adeguato registro alle istanze che da più parti ci venivano rivolte.
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