Frecciarossa, Cgil: “Trenitalia miope nel fermare il treno a Bari”
Riteniamo del tutto miope la scelta di Trenitalia di fermare il treno Frecciarossa a Bari,
perché in contrasto con le logiche di uno sviluppo della rete dei trasporti realmente integrato e sostenibile. In quest’ottica infatti le infrastrutture dovrebbero essere implementate e adeguate sulla base del fabbisogno crescente di un’area geografica che ha raggiunto livelli altissimi di ricettività turistica, come si registra oggi nell’intero Salento. Invece non ci è chiaro quali siano i criteri di riferimento che segue Trenitalia nelle scelte.
Ci sentiamo però di affermare che è da tempo che registriamo, da parte della Società, un disinteresse complessivo a investire nel Salento. Abbiamo dovuto assistere infatti negli ultimi mesi allo “scippo” di quaranta milioni di euro destinati a rendere Surbo un polo tecnologicamente avanzato e attrezzato per garantire qualsiasi tipo di intervento manutentivo ai treni. Ciò avrebbe significato nuova occupazione e maggiore radicamento dell’Azienda FSI nel Salento. Purtroppo le risorse sono state distratte per investire altrove.
È oramai tempo che il Salento, come tutto il Sud, rientri a pieno titolo nelle scelte di politica nazionale. Ma non continuando a prender tempo solo con le promesse, come ha fatto il Ministro Delrio in questi giorni, chiediamo invece azioni immediate: in questo caso non ci sono ostacoli tecnici che richiedano investimenti aggiuntivi che quindi impediscano, a settembre, che il treno ad alta velocità, una volta arrivato a Bari, prosegua per Brindisi e giunga fino a Lecce.
Chiediamo quindi a Trenitalia di riconsiderare la scelta anche sulla base dei dati sopra richiamati: le presenze turistiche registrate nell’ultimo periodo fanno della Puglia e in particolare del Salento la meta preferita a livello nazionale.
Chiediamo al Presidente della Regione e a tutti i Parlamentari pugliesi di sostenere con fermezza e determinazione un’istanza che rappresenta, a nostro avviso, un elemento essenziale in termini di sviluppo per l’intera regione nell’ambito del sistema Italia.
COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI E CGIL LECCE