La polemica Orsini - Mesagne futura.
E' cominciata su facebook la polemica sul patrocinio comunale concessa all'iniziativa per ricordare "Elio Bardaro - l'uomo, il politico"
con un intervento di Fernando Orsini. Ne è seguito un comunicato a cura di Mesagne futura e successivamente si è registrato un ultimo intervento di Orsini. Abbiamo rintracciato sui social quanto scritto e ricevuto il comunicato dall'asssociazione Mesagne futura. Lo proponiamo ai lettori in modo organico.
Orsini: Quel patrocinio non c’azzecca
Se quel manifesto lo avesse visto Antonio Di Pietro, avrebbe chiosato “che c’azzecca quel patrocinio del Comune”. Ed avrebbe avuto sicuramente ragione, perché effettivamente il «patrocinio del Comune di Mesagne» per un’iniziativa di un Movimento politico, non ci dovrebbe stare proprio. Per più di qualche motivo.
Ma andiamo con ordine.
Il Movimento politico “MESAGNE FUTURA” ha organizzato per il 29 dicembre un’iniziativa per ricordare “Elio Bardaro - L’uomo e il politico” nel ventennale della sua morte, commemorazione evidentemente legittima per qualsiasi partito o movimento politico. Quel che invece ‘stona’ sul manifesto che pubblicizza l’iniziativa, è lo stemma in alto a destra e la scritta «con il patrocinio del COMUNE DI MESAGNE». E non già perché un simile patrocinio sia stato concesso in violazione del “Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari”, approvato con delibera commissariale nr. 26 del 16.3.2010, il quale - fra i “soggetti” che possono chiedere la concessione del patrocinio (art. 15) - prevede che il patrocinio può essere concesso per «iniziative promosse da enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private, di particolare valore sociale morale, culturale, educativo, sportivo ambientale ed economico», non menzionando in alcun modo partiti e movimenti politici. E siccome il brocardo latino lex dixit quam voluit... è sempre valido, non ci pare che possano esserci dubbi al riguardo.
Ma vi è un’altra ragione che avrebbe dovuto indurre il sindaco a negare il patrocinio (che, a mia memoria, credo sia la prima volta che venga concesso per un’iniziativa di una forza politica) ed è quella che un simile patrocinio, forse concesso con eccessiva leggerezza, crea un pericoloso precedente, sicuramente da evitare, perché ci appare difficile pensare che possano in futuro motivarsi dinieghi ad iniziative promosse da partiti e movimenti politici.
Ora, qualcuno potrebbe pensare che da parte mia vi sia una sorta di contrarietà a ricordare e commemorare Elio Bardaro a 20 anni dalla sua morte. Ma neanche per sogno, tutt’altro. E spero che nessuno, almeno questo mi venga risparmiato, possa pensare una simile idiozia, ché se comunque lo pensasse potrebbe chiedere lumi a chi è stato al fianco di Elio, su qual è stato, negli anni ’80, il mio rapporto personale e politico con il sindaco e l’uomo Bardaro.
Credo che il tutto si sarebbe dovuto e potuto risolversi molto più semplicemente. Ossia, che lo “stemma del Comune di Mesagne”, proprio per la personalità da commemorare e per quel che ha rappresentato per questa Città, doveva stare al centro di quel manifesto. Insomma, la commemorazione del sindaco più longevo (per anni di carica) di Mesagne, non poteva e doveva che essere organizzata dall’Amministrazione e dall’intero Consiglio comunale. E d’altronde, nel suo discorso d’insediamento innanzi al Consiglio comunale, il presidente Semeraro dichiarò che avrebbe tentato «di dare il giusto riconoscimento a delle figure cittadine che meritano la nostra considerazione, come il Maresciallo d'Italia Messe e perché no, ricordare, lasciatemelo passare, anche il compianto Elio Bardaro». Che oggi il presidente (lo stesso discorso vale evidentemente anche per il sindaco) lo faccia intervenendo ad un’iniziativa promossa da un Movimento politico (ch, peraltro, ma questo è quasi irrilevante, è anche quello nelle cui fila è stato eletto), non ritengo che abbia - spero che su questo non vi siano dubbi - lo stesso valore simbolico e solenne di un’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale. La commistione di incarichi istituzionali con ruoli politici molte volte è foriera di incomprensioni e rischiose deviazioni.
E non sarebbe poi brutta cosa, melius re perpensa, che quell’iniziativa, anche con un comunicato ufficiale dell’Amministrazione, fosse fatta ‘transitare’ da iniziativa di parte ad iniziativa ufficiale della Città di Elio Bardaro, della sua Mesagne. Ché se noi potessimo per un istante chiedere ad Elio se avesse preferito una commemorazione, anche semplice e priva di ogni retorica, da parte delle Istituzioni comunali ad una di un partito o movimento politico, fosse stata anche la sua Balena Bianca, sono certo - non penso di rischiare granché - di sapere anche quale sarebbe stata la sua risposta. «Fernà, stai sfondando una porta aperta!»
Mesagne futura: Lascia davvero stupiti e perplessi l’uscita del consigliere comunale del PD Fernando Orsini relativamente al convegno su Elio Bardaro che il nostro movimento ha organizzato per il prossimo 29 Dicembre; egli, infatti, sembra trascorra il suo tempo ad andare a cercare disperatamente il presunto errore altrui pur di conservare un minimo di visibilità per sé e per la sua parte politica. E anche stavolta è incappato nella solita bufala.
Innanzitutto, viene citato un regolamento comunale che, quello sì, davvero non “c’azzecca” granchè con lo spirito e la motivazione dell’iniziativa, in quanto tale regolamento (Art. 1) “disciplina i criteri e le modalità per la concessione da parte del Comune di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché per l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati”, ed all’art. 15 citato, dunque, fa evidentemente riferimento al conferimento del patrocinio in relazione alla concessione di taluno dei suddetti benefici. Ma così non è, poiché, l’amministrazione comunale ha accordato il proprio patrocinio esclusivamente morale all’iniziativa e dunque non ha elargito, e ci mancherebbe altro, nessun contributo.
Ed anche a voler sostenere l’assunto dell’Avv. Orsini, l’articolo suddetto non menziona i movimenti politici, ma nemmeno li esclude, pertanto non si comprende in quale grave imprecisione il Sindaco sarebbe incappato.
Ma tralasciando questa inutile e irrilevante disputa giuridica, ciò che balza agli occhi è il solito ed ormai stucchevole esercizio del consigliere Orsini e della compagine PD più in generale, di pontificare continuamente in relazione a ciò che è bene o non bene fare, ed a ciò che si sarebbe dovuto fare e non si è fatto.
La verità è, come sempre, molto semplice: all’interno del nostro movimento, e principalmente nel fratello Antonio, è maturata la convinzione che, in occasione del ventennale della scomparsa di Elio Bardaro, sarebbe stato giusto ricordarlo con una manifestazione pubblica che gli desse il giusto riconoscimento per la sua attività svolta in tanti anni al servizio della comunità mesagnese, e di tale proposito è stato informato il Sindaco Molfetta, il quale si è mostrato entusiasta ed ha concesso il patrocinio dell’amministrazione comunale proprio per l’importanza dell’iniziativa stessa e della figura che si intendeva ricordare.
Pertanto, appare veramente tedioso stare a discutere se il convegno dovesse essere organizzato direttamente dall’Amministrazione comunale ovvero se la concessione del patrocinio da parte della stessa gli conferisca il valore simbolico e solenne tanto caro al consigliere Orsini.
Da ultimo non possiamo far passare sotto silenzio l’uso di termini del tipo “commistione” o similari, tra incarichi istituzionali e ruoli politici, in questo caso peraltro totalmente a sproposito poiché trattasi di una semplice commemorazione, in quanto alludere in maniera subdola ad essi relativamente ad una sede, come il convegno di cui si parla, assolutamente avulsa da ogni colorazione ideologica, appare totalmente fuori luogo.
Il cordinamento di Mesagne Futura
Orsini: Alla risposta del Movimento politico "Mesagne Futura" ad una mia nota pubblicata ieri sul mio profilo, ripresa da diversi organi di stampa online, non replicherò in alcun modo. Ognuno, leggendo quel che ho scritto e la risposta a quella mia nota, può farsi un'idea sul contenuto e sullo stile di entrambi i documenti.
Posso solo dire, con uno di più raffinati scrittori spagnoli, Javier Cercas, che talvolta, con taluni, la peggior punizione è il silenzio.