Il pullman della CGIL all’Istituto E. Ferdinando di Mesagne per la carta Universale dei diritti del Lavoro.

Oggi il pullman itinerante, per la proposta di legge di iniziativa popolare che la CGIL sta promuovendo,

in tutta Italia, come nuovo testo dello Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, ha fatto tappa a Brindisi. Un’azione straordinaria per proporre, sul piano giuridico, un nuovo testo utile per recuperare e ampliare, a tutte e a tutti, i diritti e le tutele nel mercato del lavoro.

Come gruppo dirigente della CGIL di Brindisi abbiamo voluto incontrare gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Epifanio Ferdinando” di Mesagne, per parlare di norme in materia di diritto del lavoro, partendo dalle garanzie costituzionali affermate nei primi quattro articoli dei principi fondamentali. Consideriamo importante informare, soprattutto i giovani, con quale realtà dovranno misurarsi appena proveranno ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Per ciò che accade oggi, la nostra Repubblica “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto” come sancito dall’articolo 4 della Costituzione?

E’ stata questa la domanda che ha aperto il dibattito e su cui sono state illustrate dal Sindacato le diverse storture normative inserite nelle norme e che impediscono, di fatto, di consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di inserirsi e lavorare nei diversi settori produttivi riconoscendo loro, intanto, la libertà di scelta, in base alle proprie aspirazioni e ai titoli di studio e, una volta inseriti, di non restare succubi del ricatto occupazionale. Purtroppo negli ultimi vent’anni nel lavoro il rapporto di forza si è sbilanciato fortemente a favore dei datori di lavoro, con i lavoratori “persi” nella giungla delle varie tipologie contrattuali che, spesso, sono costretti ad accettare, fino addirittura ai voucher, i cosiddetti buoni-lavoro, che vengono ormai utilizzati nel nostro Paese, e in Puglia, in modo abnorme.

Una precarietà diffusa che non dà certezza per una degna prospettiva di vita, sbandierata come “flessibilità” dettata dalle leggi di mercato. E’ urgente tornare a regolamentare un sistema governato sia sul versante contrattuale sia sul versante delle politiche attive del lavoro in cui i saperi, il diritto alla formazione continua, diano effettivamente a ciascuna e a ciascuno opportunità di crescita professionale e inclusione attiva e dignitosa nella vita economica e sociale, a Brindisi come ovunque nel nostro Paese. Ecco perché la Proposta del Nuovo Statuto diventa occasione straordinaria per segnare la svolta e rimettere al centro delle politiche il valore del lavoro.

COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI

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