CGIL: “la politica prenda posizione”. Brindisi rischia di perdere il Centro Ricerca Enel,

Con riferimento a quanto sta avvenendo per il Centro Ricerca ENEL di Brindisi, all’annunciato trasferimento nella Centrale di Cerano e alla chiusura della sua attuale sede,

costruita negli anni ’90 per accordi Istituzionali e di Convenzione e, più in generale, agli orientamenti dei vertici aziendali sul ruolo dei Centri di Ricerca e Sviluppo nel settore elettrico, riportiamo la nota del Segretario nazionale della FILCTEM-CGIL Luca Barbetti, in risposta ad alcune dichiarazioni dell’AD di ENEL.

La CGIL e la Filctem di Brindisi nel confermare la loro netta contrarietà a un trasferimento di sede che di fatto maschera l’imminente chiusura del Centro Ricerca di Brindisi, invitano le Istituzioni, i Parlamentari del territorio ed i candidati Sindaco a prendere posizione su una scelta che rischia di impoverire l’idea complessiva di uno sviluppo sostenibile nel campo energetico e nel settore industriale in generale, con conseguenti ulteriori effetti negativi sullo scenario territoriale.

Uno scenario, già gravato da una pesante situazione di crisi socio-economica e all’interno del quale le grandi aziende, anche quelle del settore elettrico, invece di smobilitare, dovrebbero investire per offrire nuove e innovative opportunità produttive che possano contribuire allo sviluppo e al rilancio occupazionale del territorio brindisino.

COMUNICATO STAMPA CGIL

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