No al carbone, il comunicato sulla Brindisi-Corfù.

La 31° Regata Internazionale Brindisi-Corfù quest’anno è tornata libera da dirty sponsor.

Ogni anno abbiamo salutato i velisti arrivati in occasione di un evento che restituisce dignità al nostro porto e alla nostra città, ma nel 2015 siamo stati costretti a contestare la presenza di ENEL e TAP tra i main sponsor.

Avevamo ritenuto inaccettabile che l’unico evento brindisino rimasto ancora “pulito” e rappresentato da uno sport pulito, venisse sostenuto da multinazionali che nel perseguimento di interessi privati legati unicamente al profitto provocano danni ai territori e alle comunità. Concedere a queste aziende di fare la propria propaganda attraverso una regata come la Brindisi-Corfù è stata un’offesa per gli ospiti e per tutti i cittadini.

Quotidianamente ENEL tenta di comprare il silenzio di cittadini e istituzioni con elargizioni in denaro concesse nello sport, cultura, scuola, sanità, spettacolo, università, parrocchie, volontariato, mentre noi siamo convinti che un evento possa fare a meno di un dirty sponsor. Ma soprattutto non ci lasciamo ingannare dalla pratica del greenwashing utilizzata per tentare di ripulire la sua immagine.

Vogliamo considerare l’edizione del 2015 - l’unica a “sporcarsi” - come una svista, e noi speriamo che rimanga l’unico e l’ultimo caso. Il Circolo della Vela ha sempre dimostrato che è possibile fare a meno dei dirty sponsor, e ci auguriamo che sia un esempio per altri promotori di eventi.

Non si deve dimenticare la situazione ambientale che viviamo a causa di un modello industriale fallimentare, viste le conseguenze che ha generato sul piano sanitario, economico e sociale e che paghiamo ogni giorno.

Una soddisfazione oggi per noi tornare a vedere vele pulite in un lungomare finalmente vivo. Il vento è la rivoluzione.

Buon vento

 

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