In piena bufera “Veneto banca”, un’altra tegola per i risparmiatori: il fondo immobiliare obelisco di Poste Italiane

Nel pieno della bufera scatenata dal caso delle azioni “Veneto Banca”, un’altra tegola si abbatte sui risparmiatori: il fondo immobiliare Obelisco di Poste Italiane.

A darne comunicazione è il coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale dalla Parte del Consumatore, al quale si stanno rivolgendo in questi giorni numerosi risparmiatori, lamentando forti perdite nell’andamento del fondo immobiliare Obelisco, collocato, negoziato e venduto da Banco Poste nell’anno 2005 e prospettato al momento della sottoscrizione del contratto come estremamente sicuro.

La scadenza del fondo immobiliare è stata prorogato all’anno 2018.
Ma andiamo con ordine.

Alla data della sottoscrizione, nel 2005, il Fondo aveva un valore, per ogni singola quota, di € 2.500,00.

Già alla scadenza del decennio la quota minima di € 2.500,00 era valutata € 600,00 ed adesso si paventa una quotazione anche inferiore a circa € 400,00.
Tale quotazione non offre neanche certezza che alla chiusura del fondo il risparmiatore possa ottenere € 400,00 a fronte di € 2.500,00 versati inizialmente.

“Da qualche giorno siamo al lavoro per verificare se il comportamento di Banco Posta, per quanto concerne il collocamento del Fondo Obelisco, sia censurabile o meno” afferma l’avv. Emilio Graziuso, responsabile del Cooridnamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore “Vogliamo andare a fondo a questa vicenda e capire, ad esempio, se sono stati rispettati tutti gli obblighi informativi posti a carico dell’intermediario e se è stata valutata con attenzione la propensione al rischio del risparmiatore”
Per maggiori informazioni tel. 347 – 0628721, www.confconsumatoribrindisi.it, www.facebook.com/Confconsumatori-Brindisi

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