Sap: richiesta di potenziare l’organico della Questura e dei Commissariati di Ostuni e Mesagne”
Brindisi, 26 giugno 2016, arrivo della nave “Frankfurt am Main”, con a bordo 1286 stranieri soccorsi in acque internazionali, da ospitare nei centri per immigrati dislocati nelle regioni italiane.
Tralasciando il lato umanitario collegato con l’arrivo di esseri umani, persone come noi, che hanno sofferto nel loro lungo cammino con la speranza di un presente e di un futuro dignitoso, ampiamente e giustamente riportato dai media locali e nazionali, forse sarebbe ora di far conoscere al cittadino anche la nostra realtà.
Questa volta l’arrivo nel porto di Brindisi – uno dei pochi porti in Italia individuati dal Ministero e deputati all’accoglienza – della “nave della salvezza” è stato preannunciato con un lasso di tempo “limitatamente lungo” (un giorno e mezzo prima). Si perché spesso gli arrivi sono preavvisati il giorno prima per la mattina dopo o lo stesso giorno in caso di attracco pomeridiano.
Ma cosa accade in questi casi negli uffici di polizia, deputati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e il pubblico soccorso nelle svariate circostanze? Come si affronta l’annunciato arrivo di 1.500 persone, per noi che non abbiamo gli ”Hot Spot” (e quindi neanche i mezzi per fronteggiare le emergenze)?
Come facciamo, noi, a garantire la prima accoglienza, la pre-identificazione, l’identificazione e l’ospitalità ai profughi? Si va bene, ci sono gli Enti preposti per le cure mediche, ci supportano nella loro prima accoglienza ma….noi, da questa parte non conosciamo alcun dato, rincorriamo i “numeri” (il personale da impiegare) presenti.
Ecco, dopo la pubblicizzata (dalla stampa) riunione in Prefettura si scatena la ricerca del Poliziotto in servizio presso la Questura di Brindisi da impiegare per l’arrivo della nave tedesca.
Ci si accorge sempre più che le donne e gli uomini sono pochi, che sono quasi tutti ultra cinquantenni, prossimi alla pensione.
Non si prendono in considerazione le unità dell’Ufficio Immigrazione, perché sono le prime ad essere occupate nella loro totalità in queste emergenze, delle Volanti, perché non possono sguarnire il territorio, e degli Uffici investigativi.
E allora, cosa rimane? Ma ci sono quelli della Sezione Servizi, loro sono deputati a svolgere questi incarichi. OK, va bene, risolto….. ma quanti sono? Sono pochi perché contestualmente c’è da assicurare la copertura di altri servizi obbligatori (la vigilanza della Prefettura, della Questura, i servizi di ordine pubblico programmato, gli accompagnamenti alla Frontiera degli stranieri espulsi dal territorio nazionale, la scorta alle personalità che visitano le nostre coste e si tuffano nel nostro mare…..).
E allora?
Sono pochi!!!
Vediamo allora il personale che è negli uffici e a stretto contatto con il cittadino: l’ufficio passaporti, l’ufficio per il rilascio delle licenze amministrative, quello dei sorvegliati speciali, e perché no quello che si occupa dei problemi dei minori, e, non dimentichiamoci degli archivi… è domenica saranno in riposo settimanale.
Ma anche qui sono pochi e in più molti sono esentati dall’espletamento di servizi particolari o svolti in determinati orari.
Sono pochi anche qui.
Allora non rimangono che gli uffici info-investigativi, la DIGOS e la Squadra Mobile, che, nonostante l’allarme terrorismo internazionale dell’ISIL o del DAESH, dipende da come vengono chiamati dagli organi di stampa, i controlli al porto e all’aeroporto, l’aumento delle rapine, dei furti in abitazione, degli incendi di auto, di cassonetti per la raccolta dei rifiuti, possono essere impiegati.
Va bene….. c’è l’emergenza.
Ma…… sono ancora pochi!!!
Aspettate, c’è il personale dei due Commissariati, quello di Mesagne e Ostuni, che, nonostante le loro problematiche, la loro carenza di organico, può essere impiegato.
Va bene…. forse ci siamo!!!
Purtroppo non è così.
E i mezzi dove sono? Dobbiamo fotosegnalare gli stranieri che vanno fuori la Puglia, almeno alcuni, perché non possiamo scortarli. Non siamo in grado di farlo in tempi brevi perché non disponiamo di un numero di postazioni tale da finire prima della notte inoltrata.
In più dobbiamo scortare i pullman con a bordo i migranti che, dopo la prima accoglienza, e la pre-identificazione, saranno ospitati nelle altre regioni.
E le autovetture dove sono? E come riforniamo le auto lungo il percorso visto che molte Questure e Reparti non permettono il rifornimento, se non solo ai loro mezzi, per mancanza di fondi? Ci darete i buoni carburante? Va bene. Ma che non accada come è già successo, che i colleghi hanno dovuto pagare di tasca propria perché in alcune regioni non esistono distributori di carburante della stessa società emittente. Eppure i contratti sono stipulati in sede centrale, possibile che nessuno si accorge che non c’è copertura ovunque?
Alla fine, grazie alla volontarietà e coscienza di pochi, i servizi sono stati assicurati e i profughi ospitati.
Questo, in poche righe, è l’iter riservato ai poliziotti.
Ora, finita questa “emergenza”, certi che tra non molto se ne verificherà un’altra, magari con oltre 1.500 profughi, questa Organizzazione Sindacale, per
- NON impiegare in modo inopportuno il personale della DIGOS e della Squadra Mobile, già oberato in rapporto all’organico assegnato e al carico di lavoro, richiamato dalle emergenze attuali e dalla recrudescenza di quelle ataviche per il territorio del Capoluogo della Provincia di Brindisi;
- NON impiegare per esigenze del Capoluogo il personale dei Commissariati di P.S. di Mesagne e Ostuni, anche in considerazione della non assegnazione, da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, delle richieste unità di rinforzo;
- NON impiegare il personale degli uffici burocratici (Anticrimine – PASI – Personale – UTL – UAC) che, oltre all’apertura al pubblico degli sportelli e all’assolvimento dei propri carichi di lavoro, nel corso della settimana è chiamato nell’assolvimento di servizi di O.P., che siano questi programmati o emergenti;
- NON gravare sulle resistenze psico-fisiche del personale dell’Ufficio di Gabinetto – Sezione Servizi che, oltre alle emergenze, non solo in materia di immigrazione, assicura l’assolvimento dei su citati compiti, e dell’Ufficio Immigrazione oramai stremato, anche per il disbrigo di pratiche attinenti lo status di rifugiato politico, l’accoglienza e/o il trattenimento degli stranieri presso il CARA/CIE di Restinco, i Centri di accoglienza Straordinari in provincia, i minori non accompagnati, l’allontanamento dallo Stato italiano degli stranieri espulsi;
- NON distogliere gli equipaggi di Volante dal peculiare compito di prevenzione generale, controllo del territorio e soccorso pubblico,
C H I E D E
- il potenziamento a livello di risorse umane e di mezzi dell’Ufficio Servizi, in seno all’Ufficio di Gabinetto, deputato all’assolvimento dei servizi di istituto, scorta, vigilanza e Ordine Pubblico;
- la creazione, nell’ambito dell’Ufficio di Gabinetto, del Nucleo di Ordine Pubblico in modo da assicurare la copertura, soprattutto a livello emergenziale, dei servizi di ordine pubblico;
- il potenziamento, a livello di organico e di mezzi, della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per consentire il regolare impiego degli equipaggi, unici percettori per la collettività della sicurezza da parte dello Stato;
- il potenziamento del personale dell’Ufficio Immigrazione e degli altri Uffici della Questura che, seppur meno visibili, garantiscono un valido e imprescindibile contributo alla società
- l’assegnazione, quale dotazione definitiva di automezzi e mezzi speciali.
In definitiva, la Segreteria Provinciale dell’Organizzazione SAP di Brindisi chiede MAGGIORE autorevolezza dell’Amministrazione Periferica affinché, al di la delle divergenze sindacali, sia assicurato il potenziamento dell’organico e dei mezzi della Questura e dei Commissariati di P.S. di Ostuni e Mesagne per meglio rispondere alle esigenze della società civile.
COMUNICATO STAMPA SAP