Uilm, comparto Aeronautico: “Guarini non derida lavoratori ed aziende

Dopo la lettura delle dichiarazioni a mezzo stampa sia del Direttore di Confindustria Brindisi, sia di Processi Speciali e di Fim Cisl ci corre l’ obbligo di fare alcune precisazioni.

Il direttore di Confindustria Brindisi Angelo Guarini, in una intervista rilasciata al Quotidiano di Puglia a pag. 13 di sabato 23 luglio, interviene con disinvoltura sulle grandi vertenze occupazionali aperte nel settore aeronautico nelle ultime settimane. Di più: Guarini dimostra perlomeno una singolare leggerezza quando, conoscendo per sentito dire i punti nevralgici di tali questioni, insiste nel definire gli scioperi di GSE e Processi Speciali come «show mediatici». Il linguaggio adoperato è certamente insolente e tanto più grave perchè giudica con superficialità uno snodo fondamentale della vita di centinaia di famiglie della provincia di Brindisi in difficoltà.

Lo sciopero, ove Guarini non ne avesse contezza, è una misura estrema ed urgente che segue avvenimenti altrettanto estremi ed urgenti come la mancanza di stipendio per capifamiglia preda dell’angoscia, stritolati da mutui, impegni personali, figli da mantenere.

Nella fattispecie, i due scioperi seguitisi a ruota rappresentano il culmine di un percorso drammatico, intessuto anche di dialogo serrato con i rispettivi management delle due aziende che, al contrario dello stesso Guarini, hanno manifestato molto più rispetto verso le maestranze in stato di agitazione.

Proprio le aziende potrebbero, almeno in parte, essere esonerate dal grosso delle responsabilità, visto e considerato che anche su di loro è ricaduta la scure delle scellerate politiche di Finmeccanica. Anche qui, Guarini – illustre e longevo esponente di Confindustria – sembra essere ignaro delle strategie messe in atto da molti mesi da Mauro Moretti. Operazioni che mirano a strozzare le imprese dell’indotto aerospaziale, allo scopo di internalizzare – secondo i propri conti e, in definitiva, i propri comodi – servizi e maestranze, tagliando in maniera lineare senza farsi carico delle istanze territoriali, del destino di tante realtà produttive anche serie ed affidabili, della esistenza stessa di lavoratori e famiglie.

Le proteste messe in atto dalle lavoratrice e dai lavoratori di alcune aziende non sono, come asserisce il Direttore Confindustria Brindisi, voglia di show mediatici dei dipendenti, ma bensì la reale rappresentazione di come sono costretti a vivere i dipendenti di numerose aziende, infatti risulta singolare, che proprio il Direttore di Confindustria non conosca lo stato di salute delle aziende associate alla sua Organizzazione, pur avendo lui stesso, mesi addietro scritto una lettera alle altre Confindustrie, ove è presente il settore aeronautico, chiedendo di fare fronte comune per rappresentare criticità sulle scelte che proprio Finmeccanica Leonardo spa stanno facendo nei confronti delle aziende fornitrici e forze si è dimenticato della sua stessa lettera.

Infatti Guarini dovrebbe sapere che: la Comer Calò srl ha licenziato il 50% del personale, la Dema ha ridotto anch’ essa in maniera importantissima il numero di dipendenti e non sappiamo quale futuro le aspetti, la Tecnomessapia srl e Tecnomessapia 2 srl hanno ridotto il personale di oltre 80 unità, la GSE I. A. srl ha ridotto il personale di oltre 100 unità, l’ HB aveva più di 250 dipendenti ed adesso ne ha circa 80, la Processi Speciali è in contratto di solidarietà e, come erroneamente dichiarato non ha fatto alcun accordo di rateazione neanche con la Fim Cisl, ma bensì si è trattato di una vertenza di singoli lavoratori con un legale di loro fiducia, la CMC srl non è presente più nello stabilimento dell’ ex AgustaWestland di Brindisi, Angelo Guarini non sa neanche che le segreterie di Fim Fiom Uilm Brndisi due giorni fa hanno fatto richiesta d’ incontro con la Leonardo Helicopters di Brindisi perché preoccupati per il futuro sia delle aziende esterne che dello stabilimento stesso, visto che a Roma la stessa Finmeccanica Leonardo Helicopters Division non si è espressa alla esplicita domanda sul futuro dello stabilimento di Brindisi, e non possiamo aspettare che succeda come per l’ Alenia.

Se Guarini pensa che il comparto è sano e che quindi si tratti di un semplice raffreddore vuol dire che non ha il termometro della economia Brindisina, e per il ruolo che ricopre questo è gravissimo, ad esempio Guarini dovrebbe sapere che Boeing ha scritto a GSE complimentandosi per l’ operato e contemporaneamente a scritto a Leonardo criticando fortemente l’ organizzazione, tant’ è che la stessa Boeing ha inviato centinaia di ispettori a Grottaglie gia giovedì scorso.

Ora, Guarini potrà anche avere le sue idee di parte, ma, dalla sua posizione confortevole, almeno mostri rispetto per coloro che invece patiscono le altalenanti volontà del Potere. Lo «show», per noi, è altro e lui lo sa molto bene a cosa ci riferiamo.

Per quanto concerne poi le diverse posizioni sindacali è più che normale, anzi è il nostro valore aggiunto, la diversità di opinioni fa crescere il confronto, tant’ è che sui tavoli Nazionali e su quelli locali ci sono in alcuni momenti di intreccio ed altri di distacco, ma il tutto rappresenta la normalità, altrimenti saremmo un solo sindacato, infatti nello specifico i dipendenti della Processi Speciali si sono iscritti in massa alla Uilm di Brindisi abbandonando le tesi di altre organizzazioni, questo è semplicemente il sale della democrazia.

Alla luce di quanto sopra, Il Segretario, la Segreteria ed il gruppo dirigente della Uilm di Brindisi sono indignati dalle affermazioni di Angelo Guarini che intuisce come “Show Mediatici” i problemi del lavoro, abbia più rispetto in futuro sia per i lavoratori che per le aziende, e se non conosce la vita reale la prossima volta stia zitto, perché il lavoro a Brindisi non si trova e quello che cè bisogna salvaguardarlo con estrema dignità.

COMUNICATO STAMPA UILM BRINDISI

 

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