Piano di riordino ospedaliero, Cisl: “evitare di penalizzare Brindisi”.

La Cisl Taranto Brindisi, a seguito della campagna di sensibilizzazione realizzata capillarmente in questi mesi con tutte le proprie strutture sindacali,

contro la penalizzazione del territorio brindisino subita con il Piano di riordino ospedaliero deciso dalla Regione Puglia, rilancia il proprio auspicio affinché la politica territoriale finora mostratasi forse distratta, si spenda concretamente per determinare condizioni positive di futuro sanitario dignitoso per Brindisi, almeno pari a quello prefigurato per la maggior parte dei restanti territori pugliesi.

Non è più procrastinabile, per il poco tempo che resta, un confronto di merito con la Regione per indurla a rivedere e riprogrammare un efficace e coerente riordino anche della sanità brindisina.

La Cisl Taranto Brindisi ha provveduto a divulgare anche alle istituzioni locali, ai parlamentari ed ai consiglieri regionali eletti in questo territorio un documento di protesta ma al contempo anche di proposta elaborato con il proprio Coordinamento delle politiche sociali ed illustrato pubblicamente agli operatori dell’informazione territoriale lo scorso 1 agosto. A Brindisi la dotazione di posti letto in rapporto al numero di abitanti è inferiore agli standard regionali ed è peggiore rispetto alle altre province.

I due territori maggiormente penalizzati sono Taranto dove lo standard posti letto/abitanti è 2,8 ogni 1000 abitanti e, appunto, Brindisi che oltretutto perde ben tre Presidi Ospedalieri – Fasano, Mesagne, San Pietro Vernotico – con uno standard posti letto/abitanti di 2,7, con 1081 posti letto complessivi (di cui 90 privati). Gli standard regionali sono, viceversa, di 3,4 posti letto per 1000 abitanti e quelli nazionali di 3,7 posti letto per 1000 abitanti.

La Cisl Taranto Brindisi con il segretario generale Antonio Castellucci, rivendica “l’adeguato potenziamento del personale medico, infermieristico e di supporto nei Presidi ospedalieri, l’acquisizione di idonee tecnologie informatiche innovative ed attrezzature sanitarie a fini diagnostico-terapeutici, nonché la lotta efficace agli sprechi con piani per razionalizzare la spesa per gli acquisti di beni e servizi, per la spesa farmaceutica, per le spese incontrollate che probabilmente si attestano su centinaia di milioni di euro.”

CISL TARANTO BRINDISI

 

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