E’ partita la campagna di sensibilizzazione “Lascia Perdere” promossa da Unioncamere Puglia per tenere i riflettori accesi su usura, estorsione, gioco d’azzardo e sovraindebitamento

"Ossa”, dal racconto popolare dell’osso che canta, alla storia di Placido Rizzotto, con Alessio Di Modica; Lo spettacolo teatrale farà tappa a Mesagne.

 

Oggi AL SALENTO FUN PARK

ingresso gratuito ore 21
Temi caldi nelle sere d'estate... non mancate!!!
#nousura

E’ partita la campagna di sensibilizzazione “Lascia Perdere” promossa da Unioncamere Puglia per tenere i riflettori accesi su usura, estorsione, gioco d’azzardo e sovraindebitamento. Cos'è l'usura? cosa significa Ludopatia? Quali sono le normative sul gioco d'azzardo? Esiste un aiuto per chi ha problemi con il gioco? Che cos'è il sovraindebitamento? Che cos'è l'estorsione? Quali sono le leggi a tutela del cittadino?

Di tutto questo si sta occupando la campagna “Lascia perdere” attraverso precise linee progettuali:

  1. Teatro Forum
  2. Spot tematici
  3. Eventi e spettacoli
  4. Busta Gialla

Ogni contenitore ha come obiettivo informare, attivare buone pratiche, sensibilizzare le comunità, incentivare il cittadino coinvolto a denunciare ed uscire dall’isolamento. 

"Ossa”, dal racconto popolare dell’osso che canta, alla storia di Placido Rizzotto, con Alessio Di Modica; 

Questo spettacolo racconta due storie di ossa.

La prima è la fiaba dell’osso che canta è un classico dei racconti legati al mondo della pastorizia.

Dal nord Europa all’Africa ogni cultura ha la sua versione di questa storia. I temi principali sono il tradimento e la memoria: un fratello ammazza l’altro e tenta di nascondere il suo crimine. Questo racconto veniva tramandato in tutta la crudeltà dell’anima popolare.

In questo spettacolo Alessio Di Modica ne presenta una personale versione intrisa della simbologia isolana popolare pastorale.

Ma questa fiaba somiglia tanto a una storia vera, alla storia di Placido Rizzotto: sindacalista siciliano che animò ilnmovimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale del dopoguerra che in embrione già cominciava a muoversi per tutta l’isola.

Rizzotto fu ammazzato dalla mafia e poi fatto sparire nel tentativo dei suoi assassini di occultare il corpo e far scordare l’uomo e l’operato fino a offuscarne il ricordo. Ma le sue ossa ritrovate in una foiba canteranno e riusciranno a far vincere la memoria sulla dimenticanza.

Le due storie vengono cuntate con uno stile narrativo semplice e asciutto, possiamo dire ridotto all’osso, uno stile popolare tra la ricostruzione storica e il fiabesco, dove il vero e l’immaginario si intrecciano indissolubilmente.

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