Integrazione scolastica, Cisl: “ancora problemi nell’ambito di Mesagne”
Con l’avvio dell’anno scolastico parte da Lunedì, per l’ambito di Mesagne, il servizio di integrazione scolastica per gli alunni diversamente abili.
Anche per il 2016/17 questo importantissimo servizio sociale, benché dalle amministrazioni comunali ritenuto da sempre prioritario e fondamentale per l’integrazione e l’assistenza di questi alunni sfortunati e per le relative famiglie subirà un ulteriore riduzione delle risorse economiche ed una conseguente diminuzione del livello di assistenza individuale pari a 58 ore sino a dicembre, ovvero di circa ½ giornaliera sempre più grave la situazione dell’ambito di Mesagne.
Riteniamo veramente inconcepibile la posizione assunta nell’incontro dai comuni dell’ambito di Mesagne, dove solo San Pancrazio Salentino sembrerebbe avere preso le distanze da queste scellerate decisioni aumentando di 1 ora i fondi stanziati per i bambini diversamente abili del proprio Comune.
Premialità riconosciute in termini economici, anziché riversarle interamente sul servizio stesso ed elevare il livello di assistenza individuale agli alunni diversamente abili, sembrerebbero esser stati utilizzati lo scorso anno a liquidare ingenti “buchi” economici di qualche amministrazione comunale niente affatto virtuosa e per quest’anno sembrerebbe accadere la medesima situazione con l’aggravante di ulteriori tagli ai fondi.
Una situazione che ogni anno si ripropone in tutta la sua drammaticità per le famiglie coinvolte e che priva, di fatto, dell’assistenza necessaria a garantire il diritto allo studio a questi nostri giovani alunni che subiscono, tra l’altro, una ulteriore quanto grave sperequazione di trattamento con altri alunni diversamente abili del territorio.
Già…. perché nel mentre l’ASL garantisce nel territorio provinciale, ad una percentuale minima di disabili, un livello di assistenza adeguato pari a 36 ore settimanali con rapporto 1:1 – ovvero un bambino assistito da un singolo operatore/educatore – per tutti gli altri casi altrettanto gravi ed affidati alla gestione economica degli ambiti, evidentemente, non si riesce a fornire le medesime opportunità.
Tenuto conto che la Costituzione garantisce il diritto allo studio ai nostri figli, si ritiene veramente discriminante quanto accade nel territorio brindisino dove sembrerebbero esserci alunni diversamente abili di serie A ed altri di 3^ categoria.
COMUNICATO STAMPA CISL