FP CGIL: accordo raggiunto per l’assistenza domiciliare integrata ASL BR

In data 22 novembre u.s., si è chiusa positivamente la trattativa per il cambio di appalto relativo al servizio di Assistenza Domiciliare Integrata,

tramite un Progetto Sperimentale Gestionale in Partenariato Pubblico Privato (PPP) c.d. “contrattuale” formando una “Associazione in Partecipazione” con l’individuazione del Partner Privato.

L’accordo in questione rappresenta un importante risultato per tutto il sistema sanitario provinciale, che contempera qualità del servizio e tutele per i lavoratori. In sintesi:

  • È stata applicata la clausola sociale salvaguardando tutti i livelli occupazionali, ad una platea che vede più di cento Lavoratori interessati;
  • Si è prevista una deroga all’attuazione del Jobs Act, in particolare i Lavoratori verranno garantiti dall’applicazione dell’art.18 della Legge 300/1970 come modificato dalla Legge 92/2012.
  • Sono stati aumentati gli orari di lavoro a tutti i dipendenti, in alcuni casi modificando il contratto di lavoro da part time a full time, al fine di rendere più compatibili gli stessi orari alle esigenze reddituali dei Lavoratori, ma soprattutto per potenziare l’attività di Assistenza Domiciliare Integrata – ASL BR.

In definitiva, l’accordo in questione rappresenta un importante risultato per tutto il sistema sanitario territoriale, ottenuto dalle Parti Sociali intervenute, dalla ASL BR e dal gestore dell’appalto, ovvero dalla RTI capeggiata dalla Cooperativa S. Bernardo e dalle Cooperative Sirio ed Occupazione e Solidarietà.

Si ritiene, infatti, che il Servizio ADI possa essere uno snodo da cui partire per migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini e funzionale ad un progetto più complessivo aziendale che raggiunga l’obiettivo di una virtuosa riconversione e riqualificazione della spesa sanitaria. In uno scenario caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, da un parallelo aumento dei suoi bisogni, dal consolidamento di modelli di cura centrati su patologie croniche e dalla scarsità delle risorse economiche emerge chiaramente la necessità del sistema di riorganizzare l’offerta sanitaria sviluppando un modello organizzativo territoriale atto a mitigare il ricorso ai ricoveri e cure inappropriate.

Ora, è opportuno che la Governance del servizio ADI, in capo alla ASL BR, si ponga l’obiettivo a medio-lungo termine di potenziare l’attività domiciliare, tenuto conto che – stranamente – i volumi di attività finora erogati per tale servizio registrano una sperequazione tra alcuni distretti che virtuosamente orientano la domanda sanitaria verso l’ADI ed altri invece, come ad esempio il distretto di Mesagne, che registrano una bassissima attività domiciliare, determinando indirettamente una gestione ospedalocentrica, con incrementi importanti di spesa per la ASL BR.

C.S. CGIL FP

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