Fondi immobiliari e Poste Italiane: ConfConsumatori denuncia un caso di risparmio tradito
“Già nel mese di giugno 2016 avevamo annunziato di essere al lavoro per verificare le modalità di collocamento da parte di Poste Italiane delle quote del Fondo Obelisco.
In questi giorni, il nostro timore che una ennesima tegola si stesse abbattendo sui risparmiatori è giunto alla ribalta nazionale con la vera e propria svendita di circa l’ 80% degli immobili facenti parte del Fondo Invest Real Security, analogo al Fondo Obelisco, con conseguente perdita di valore delle quote acquistate dai piccoli risparmiatori”.
È questo il commento a caldo dell’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore, alle notizie che si stanno susseguendo, in questi giorni, relativamente, al crollo di valore delle quote di alcuni fondi immobiliari collocati da Poste Italiane ai piccoli risparmiatori.
Con riferimento al Fondo Obelisco – il quale, a seguito di proroga, scadrà nel 2018 – il coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore, già nel mese di giugno 2016, aveva segnalato che numerosi consumatori si stavano rivolgendo agli sportelli dell’associazione, lamentando forti perdite nell’andamento del detto fondo immobiliare collocato, negoziato e venduto da Banco Poste nell’anno 2005 e prospettato, al momento della sottoscrizione del contratto, come estremamente sicuro.
Nel 2005, al momento della sottoscrizione, ogni singola quota del fondo aveva un valore pari ad € 2.500,00.
Già alla scadenza del decennio la quota di € 2.500,00 era valutata € 600,00 ed attualmente si paventa una quotazione ancora inferiore.
Oltre al Fondo Obelisco, il Coordinamento è in questi giorni al lavoro anche per la tutela dei consumatori che hanno investito i propri risparmi in altri 3 fondi immobiliari collocati da Poste, vale a dire Invest Real Security, Europa Immobiliare 1 e Alpha.
“Tutti e 4 i fondi immobiliari collocati da Poste” afferma l’avv. Emilio Graziuso “hanno due caratteristiche in comune: il prezzo della quota fatta acquistare ai risparmiatori pari ad € 2.500,00, taglio, quindi, non eccessivo e per questo accessibile ad una elevata platea di consumatori, e l’alta rischiosità dell’investimento.
Con il ricavato della vendita delle quote, i fondi acquistano immobili che successivamente rivendono o affittano. Se le operazioni di vendita o di affitto vanno bene, il valore delle quote del fondo aumenta. In caso contrario, si registrano delle perdite”.
Ed una notevole perdita di valore delle quote è quella che si è verificata alla scadenza del fondo Invest Real Secuity, avvenuta alla fine del mese di dicembre 2016.
Gli immobili di tale fondo, infatti, sono stati venduti con uno sconto dell’80% rispetto al Valore dell’Attivo Netto (NAV) di giugno mentre alcuni immobili del fondo Obelisco sono stati venduti con sconti sino al 70%.
Tutto questo senza avere preventivamente informato i titolari dei fondi delle operazioni in corso.
“Come Coordinamento prendiamo atto delle notizie apparse sulla stampa di settore circa la volontà da parte di Poste di garantire un ristoro per i sottoscrittori di quote del fondo Invest Real Secuity, così come di altri fondi che dovessero chiudersi con una performance negativa, ma vogliamo capire a quanto dovrebbe ammontare questo ristoro. Qualora esso non dovesse essere satisfattivo del danno patito dai risparmiatori e dovessero ricorrere, nei singoli casi di specie, gli stremi giuridici, siamo pronti, come sempre, a tutelare i diritti dei consumatori anche in sede giudiziale” conclude l’avv. Emilio Graziuso
Per maggiori informazioni tel. 347 – 0628721, www.confconsumatoribrindisi.it, www.facebook.com/Confconsumatori-Brindisi
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