Una triade interattiva di malattie misconosciute Prof. Giuseppe GENOVESI, Docente e Ricercatore

Auditorium dell’ex Convento dei Cappuccini, via Reali di Bulgaria, Mesagne (BR) Sabato, 11 febbraio 2017, dalle ore 18,00 alle ore 20.00 Monastero del 3° Millennio: www.isbem.it/m3m

Le cosiddette malattie ambientali non ci possono lasciare indifferenti solo perché sono poco conosciute. Secondo molti esperti, queste malattie dipendono dagli elementi inquinanti che sono nell’ambiente in cui siamo immersi. L’elettrosmog, gli agenti chimici aggressivi e i prodotti di scarto dei processi lavorativi sono i principali sospettati per tale gruppo di patologie le cui manifestazioni vanno dalle semplici allergie alle reazioni cutanee imponenti, dalle gravi crisi respiratorie fino a tumori aggressivi.

In Italia, circa un milione di persone soffre di Sensibilità Chimica Multipla (MCS), ma solo 1,5% sa di esserne affetto. Quindi, non è una malattia rara e per colpa sua, le persone sono costrette ad isolarsi per evitare il contatto con qualsiasi tipo di sostanza chimica quali, ad esempio, i detersivi, i profumi o i deodoranti. Si ha una drastica perdita di qualità della vita in quanto si finisce per allontanarsi da persone amate, dal posto di lavoro, da eventi pubblici, aree industriali o trattate con pesticidi e dalla propria casa.

Di fatto, questa patologia si esprime con una triade: la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), la Elettrosensibilità (EHS) e la Encefalomielite Mialgica (EM), nota come Sindrome da Fatica Cronica. Esiste una predisposizione genetica, come fattore di rischio, ma c’è anche una solida evidenza che il contatto, l’inalazione e/o l’assorbimento di sostanze xenobiotiche, cioè estranee - come coloranti, pesticidi, detergenti, farmaci (alcuni), resine e vernici, sostanze volatili dette anche VOC, polveri sottili, metalli pesanti, tensioattivi, ecc. - determinano lo sviluppo di imponenti quadri clinici e sintomatologici.

Molti Paesi europei riconoscono la MCS negli elenchi nazionali del loro Sistema Sanitario, mentre in Italia ciò è vero solo per alcune regioni: Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Basilicata e Veneto. Di fatto, il rapporto fra malati ed istituzioni è complesso, non esistendo protocolli codificati né luoghi deputati per curare adeguatamente tali pazienti. A oggi, in caso di necessità, chi soffre di MCS non può, rivolgersi a un qualsiasi ospedale perché gli ambienti sanitari sono ricchi di sostanze chimiche. È questa la ragione per cui, nel passato, molti italiani con la MCS si sono rivolti all’estero, in centri di eccellenza come il Breakspear Medical di Londra che è stato all’avanguardia fin dagli anni ’80.

Di questa costellazione di patologie parlerà il Prof. Giuseppe Genovesi, docente e ricercatore a Roma, endocrinologo, psichiatra e immunologo, fondatore della Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia (SIPNEI) e del 1° centro italiano specializzato su questi temi, nel Policlinico Umberto I.

Questa MMS è stata organizzata in sinergia con l’Associazione ReMedia che, nel Pianeta Salute, si occupa di malattie e disabilità ambientali, esprimendo un impegno attivo e meritorio nel territorio, per supportare i cittadini, cioè pratica la Patients’ Advocacy. I suoi riferimenti sono: +328.8861653; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

NOTA BENE:

  1. Al fine di consentire a persone con sensibilità chimica ed elettromagnetica di partecipare in sicurezza alla MMS_ISBEM_n.3 del 2017 che si preannuncia assai interessante, coloro che verranno sono cortesemente pregati di: a) non utilizzare profumi, dopobarba, saponi o indumenti profumati; b) spegnere durante l’evento le varie opzioni Wi-Fi e Bluetooth dei propri dispositivi elettronici.
  2. La frequenza alle MMS è gratuita ed aperta a chiunque voglia approfondire i temi in esse trattati. Si può così coltivare l’interesse verso la formazione continua (Life Long Learning) e verso le ricerche che ISBEM conduce e che richiedono il supporto lungimirante dei Cittadini: un modo è il 5x1000.
  3. Con il 5x1000 si può far crescere il territorio, scrivendo nella dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale ISBEM (01844850741) e firmando su Finanziamento Ricerca Scientifica ed Università.

 

Come il corpo umano ha bisogno di aria, acqua e cibo per crescere bene,

così ogni Comunità deve fare ricerca e innovazione per svilupparsi bene.

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