Uilp: separare la previdenza dall'assistenza.

Viviamo in una società liquida. La nuova cultura postmoderna ha creato i suoi effetti all’interno dell’esasperata competitività e della ricerca del maggior profitto.

I risultati si riscontrano nella massiccia urbanizzazione, nuclearizzazione della famiglia, abbandono dell’agricoltura, sfruttamento del suolo. Le esigenze sono nel riuscire a risolvere le emergenze autoregolamentando il mutamento e apportando un equilibrio tra le forme le più estreme, di sfruttamento col trasferimento delle risorse dalla classe più abbiente e più ricca a quella più povera attraverso imposizioni fiscali progressivi e sistemi di Welfare State. Sia le politiche internazionali sia l’Europa, secondo la Uil pensionati di Brindisi, possono fare molto in difesa dei diritti dell’uomo e della dignità della persona.

Tra gli eventi importanti che si affronteranno in Europa, vi sono le elezioni in Germania in vista del prossimo autunno e le decisioni che la Bce sul Qe (quantitative easing) assumerà per un sostegno forte ai paesi più in disagio come l’Italia e la Grecia.

La Uil pensionati territoriale di Brindisi chiede di evitare le lotte intestine tra e all’interno dei gruppi, movimenti e partiti politici, ma di cercare le emergenze come la povertà, il debito pubblico, il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto della persona di vivere con dignità e in sicurezza.

Secondo il dato di aprile, fornito dalla Banca d’Italia, l’Italia ha un debito pubblico di 2.270,4 miliardi con un riscontro di +10,1 miliardi di euro rispetto al mese di marzo del 2016. Si allentano, purtroppo, le reti di solidarietà e crescono le difficoltà che fanno impatto a un sistema incapace a rispondere ai bisogni dei giovani e degli anziani che sono gli uni senza lavoro, mentre gli altri insicuri e sempre più soli e più poveri.

C’è un malcontento diffuso verso le istituzioni e la politica, in particolare tra chi ha contribuito in gioventù nella fase di cambiamento.

Secondo la Uil pensionati territoriale, è chiedere troppo che i cittadini, per la giustezza della Costituzione, si aspettino di più dalla politica? O forse è troppo chiedere ai politici di orientarsi verso il lavoro e gli investimenti nel momento in cui sono cresciuti i consumi del mercato interno? Purtroppo la disoccupazione giovanile “torna a volare”. Il 27% tra i giovani è senza lavoro. La contrazione colpisce soprattutto i giovani uomini. Il problema causa diffidenza, preoccupazioni e malcontento non solo ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie e ai nonni. Il diritto al lavoro e alla salute sono esigibili. L’assenza provoca malattie e stati d’ansia con effetti dominanti non solo per la medicina specialistica e le liste d’attesa, ma anche per chi ha bisogno di lavoro e di Previdenza. Sono diritti inespressi, i cui destinatari sono i giovani, che non hanno un reddito, e i pensionati a basso reddito, cui la legge deve riconoscerne benefici economici esercitabili.

Come, in che modo e quale dovrebbe essere la Previdenza sociale per i pensionati del domani, oggi trentenni, che sono senza lavoro? È una questione che fa parte dell’etica e dell’economia che i politici dovrebbero valutare oggi per prevenire e avviare domani. Il sindacato nell’accordo del 28 settembre scorso ha sollecitato il governo a una ripresa sociale che sia dirompente con il passato.

In particolare il sindacato intende favorire l’equità sociale, aumentare la flessibilità delle scelte individuali, eliminare gli ostacoli alla mobilità lavorativa e sostenere i redditi da pensione più bassi.

Alcuni impegni sono in atto. È stato interessante nella Fase I, il confronto sul “Sostegno ai redditi medio-bassi”, riservato alle categorie di lavoratori in condizioni di maggior bisogno “APE SOCIAL”. Per la 14° mensilità, l’Inps l’ha consegnata, unitamente alla mensilità di luglio, senza richiesta di presentazione della domanda per gli aventi diritto. È un intervento sulla somma aggiuntiva, teso sia ad aumentare gli importi corrisposti sia a estendere la platea dei beneficiari di circa 1,2 milioni di pensionati. È un aumento per gli attuali beneficiari con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo sia ai pensionati con redditi fino a 2 volte il trattamento annuo minimo Inps (circa mille euro mensili nel 2016) nella misura prevista oggi.

Serve, però, accelerare l’impegno per la soluzione del “pacchetto d’intervento” della “Fase due” in modo che possa essere recepita nella prossima legge di Bilancio. La Uil chiede di “fermare” l’argomento concernente gli anziani 67 anni di età; nella prima Fase d’intervento, ricorda il sindacato dei pensionati di Brindisi, la legge Fornero/Monti è stata modificata anche perché l’attesa di vita delle persone è diminuita. Serve, quindi, tenere sempre aperto un confronto costruttivo e di merito per la definizione di ulteriori misure di riforma del sistema di calcolo contributivo, per renderlo più equo e flessibile, per affrontare il tema dell’adeguatezza delle pensioni dei giovani lavoratori con redditi bassi e discontinui e per favorire lo sviluppo del risparmio nella previdenza integrativa. Per la Uil pensionati territoriale è prioritario mantenere la sostenibilità finanziaria e il corretto rapporto tra generazioni insiti negli interventi di riforma all’interno del sistema contributivo. Occorre ridurre il cuneo contributivo sul lavoro stabile al fine di garantire l’adeguatezza delle pensioni medio-basse, negli interventi di previdenza complementare volti a favorire gli investimenti dei fondi pensione nell’economia reale, a valorizzare e tutelare il lavoro di cura a fini previdenziali. La necessità per la Uil pensionati di Brindisi è di attuare politiche fondamentali per gli anziani poveri, (a Brindisi un pensionato su due ha un reddito meno di mille euro), e per aiutare il 54% dei giovani pugliesi senza lavoro, costretti a lasciare le proprie famiglie e i parenti disabili, avviando un percorso per approfondire lo studio fra previdenza e assistenza per la corretta comparazione della spesa previdenziale a livello internazionale pensionamento per i lavoratori anziani e dare un reddito di pensione più dignitoso separando la Previdenza dall’Assistenza.

Il Segretario Provinciale UILP

Tindaro Giunta

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