Quando in Puglia la sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex-esposti all'amianto e ai cancerogeni?
A Brindisi mercoledì 24 giugno 2015 piazza Vittoria ore 18:30. Incontro dibattito.
Discutono con la cittadinanza
Danny Sivo
Medico del lavoro del Servizio Sistemi per la Sicurezza ASL BT
Roberto Aprile
Sindacato COBAS
Angelo Monopoli
Avvocato Patronato Acli
Maurizio Portaluri
Medico - Rivista Salute Pubblica
In Puglia ad oggi non sono presenti programmi di tutela dei lavoratori ex esposti ad amianto e in generale ai cancerogeni come avviene in altre realtà regionali (Veneto, Sardegna, Basilicata, ecc.) In attesa di giungere alla definizione di protocolli di sorveglianza sanitaria uniformi e condivisi come auspicato dal “Piano Nazionale Amianto” da offrire ai lavoratori, superando disomogeneità e disparità nell’offerta dei servizi sanitari constatiamo come il Sistema Sanitario Pugliese non ha ancora dato risposte alla Legge che prevede che i lavoratori esposti in passato ad amianto, cancerogeni e mutageni (benzene, radiazioni, formaildeide, anilina, cromo, catrame ecc) possano sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa che ha comportato "esposizione”.
Tale “sorveglianza” già prevista prima dal D. Lgs 277/91 nei riguardi del rischio AMIANTO "agente con effetti a lungo termine" con il "prolungamento del controllo dopo la cessazione dell'attività comportante l'esposizione" e dal D. Lgs 626/94 anche per i rischi da CANCEROGENI E MUTAGENI, è attualmente riaffermata nel comma 6 dell'art. 242 del D. Lgs 81/08 - Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche, dei lavoratori esposti ad agenti Cancerogeni e Mutageni e dal comma 2 dell’art. 259 del D. Lgs 81/08 - Sorveglianza sanitaria per i lavoratori addetti alle opere di manutenzione, rimozione dell’amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica.
Il Registro Tumori Pugliese 2006-2008 ci dice che il Mesotelioma, tipico tumore da amianto, è più frequente a Taranto e a Brindisi rispetto al resto della Puglia. Cosa si aspetta per bonificare le centrale Edipower e smantellare i gruppi 1 e 2, impegno già assunto da anni e non ancora mantenuto? La salute non piò essere merce di scambio per progetti imprenditoriali.
Ma nulla di quanto previsto per legge è stato attuato.
Quanti lavoratori potrebbero vedere salvata la propria vita da una diagnosi precoce!
Chi risponderà di questa omissione?
Chiediamo che anche in Puglia si possano istituire quanto prima sia il registro dei lavoratori attualmente esposti che quello degli ex esposti presso i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPeSAL) che attraverso l’attività epidemiologica locale, con la costruzione delle coorti di lavoratori ed ex lavorative, potranno offrire corsi di formazione sulla comunicazione del rischio, sul counseling antitabagico, sui protocolli di assistenza sanitaria e sportelli territoriali di ascolto finalizzati a dare una risposta ai quesiti sollevati da lavoratori ex o attuali esposti in merito a problematiche di natura sanitaria, previdenziale e legale.
In attesa che tutto ciò si realizzi, mentre continuiamo a chiedere all'Assessorato alla Salute della Regione Puglia di soddisfare il dettato normativo ed agli SPeSAL di vigilare sull'adozione dei registri degli esposti ai cancerogeni, informiamo a che a Brindisi presso la sede dei COBAS in Via Appia 64 è possibile ottenere informazioni dall' Osservatorio sulla prevenzione delle malattie professionali ed ambientali “Nicola Lovecchio”.
Brindisi 22.06.2015