“Indagine antitrust e poste italiane”
“Una indagine alla quale guardano con estremo i consumatori. Il servizio fornito da Poste Italiane,
infatti, soprattutto per quanto concerne le raccomandate è utilizzato da migliaia di cittadini e spesso pervengono alle nostre sedi doglianze di consumatori insoddisfatti di detto servizio” afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento istituito dalla Confconsumatori Brindisi e dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” all’indomani del comunicato diramato dall’Autorità Antitrust.
Quest’ultima, infatti, ha avviato una attività istruttoria nei confronti di Poste Italiane s.p.a. al fine di accertare una presunta pratica commerciale scorretta, realizzata nel servizio di recapito della corrispondenza, in particolar modo delle raccomandate.
Sembrerebbe, si legge nel comunicato dell’Autorità Garante (www.agcm.it) “che il cliente/mittente che decida di inviare una raccomandata tramite Poste Italiane potrebbe essere indotto in modo ingannevole ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne enfatizzano caratteristiche poi non rispettate.
Inoltre, l’Antitrust ha notato che, con riferimento al tentativo di recapito della corrispondenza, l’avviso di giacenza del plico contenente la raccomandata verrebbe depositato spesso nella cassetta postale del destinatario senza previo accertamento della presenza o meno di questi nel proprio domicilio, costringendolo, per entrare in possesso del plico, ad esperire procedure alternative previste dalla società, con un allungamento dei tempi di consegna.
Infine, Poste Italiane avrebbe anche veicolato messaggi ingannevoli relativi al servizio del cosiddetto Ritiro digitale, con riferimento alle condizioni economiche e di utilizzo”.