Mesagne Bene Comune: presentazione del Dossier Statistico Immigrazione

L’associazione Mesagne Bene Comune invita la cittadinanza, le istituzioni locali e le associazioni del territorio

a partecipare alla presentazione della ventinovesima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2019, che si terrà venerdì 17 gennaio alle ore 18.00 presso l'Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne.

Il Dossier, rapporto socio-statistico che ogni anno presenta e analizza il panorama migratorio europeo, italiano e regionale, è realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in partenariato con il Centro Studi e Rivista Confronti e cofinanziato dall'Otto per mille della Chiesa Valdese.

L'incontro si aprirà con la proiezione del video che riassume i contenuti del Dossier, realizzato da Vibes-Radio Beckwith, e si arricchirà del contributo di studiosi ed esperti in materia insieme a rappresentanti dell'associazionismo migrante e del volontariato.

I dati di questa importante pubblicazione sottolineano la strutturalità del fenomeno migratorio in Italia e in Europa e tuttavia descrivono il 2018 come un “annus horribilis” per l’immigrazione, principalmente a causa dei due cosiddetti decreti sicurezza, immediatamente convertiti in legge, che hanno colpito sia gli immigrati già presenti in Italia (il primo) sia quelli diretti verso il paese (il secondo).

Se da un lato tutta l’attenzione mediatica e la comunicazione politica hanno continuato a insistere sugli arrivi via mare dei richiedenti asilo, riproponendo – come da quarant’anni a questa parte – la retorica dell’invasione, dall'altro i numeri non parlano di un’invasione, anzi. Parlano di 68.845 arrivi in Europa attraverso il Mediterraneo da Gennaio ad Ottobre 2019, e di 1.314 morti e dispersi nella rotta centrale: una drastica riduzione degli arrivi via mare alla quale si aggiunge la sostanziale chiusura dei canali regolari di ingresso. Intanto, mentre i residenti stranieri in tutta Europa sono 39.900.000, in Italia sono 5.255.503, cioè l’8,7%  della popolazione residente (2018).

In realtà, a seguito degli assai discutibili e onerosi accordi che l’Italia ha stretto con la Libia, non solo già nel 2017 il numero dei migranti sbarcati nel paese era diminuito di oltre un terzo rispetto al 2016, scendendo a 119.310 casi, ma durante tutto il 2018 si è attestato ad appena 23.370, un numero crollato di oltre l’80% in un anno, per ridursi, nei primi nove mesi del 2019, a soli 7.710 casi. Come è noto, questo crollo degli arrivi via mare è stato ottenuto al prezzo di un elevato numero di migranti, o fermati lungo la traversata dalla Guardia costiera libica (appositamente finanziata, addestrata e rifornita di mezzi dall’Italia e dall’Unione Europea) e riportati nei campi di detenzione del paese nordafricano (dove sono tornati a subire sevizie, stupri e torture), oppure annegati lungo la rotta del Mediterraneo centrale, ancora la più letale al mondo con più di 25.000 morti o dispersi accertati dal Duemila ad oggi: oltre la metà di tutti quelli calcolati nelle rotte marittime a livello mondiale.

Se alla drastica riduzione degli arrivi via mare si aggiunge la sostanziale chiusura, da diversi anni, dei canali regolari di ingresso per i non comunitari che intendano venire a lavorare stabilmente in Italia, ben si capisce perché, in realtà, è da almeno 6 anni che la popolazione straniera non è in espansione nel nostro paese. Anche nel 2018 essa è cresciuta di appena il 2,2%, arrivando - come già detto - a 5.255.503 residenti, pari all’8,7% di tutta la popolazione.

Una tendenza che stride con l’andamento mondiale delle migrazioni, se si pensa che in due anni i migranti nel mondo sono aumentati di oltre 14 milioni, arrivando a un totale di 272 milioni a Giugno 2019, pari a più di 1 ogni 30 abitanti della Terra. Di costoro, quasi 71 milioni sono rappresentati da migranti forzati.

Nel più ristretto contesto dell’Unione Europea, che a inizio 2018 conta al suo interno una popolazione straniera di 39,9 milioni di persone, quindi il 7,8% dei 512 milioni di abitanti complessivi, l’Italia si colloca al terzo posto per numero di stranieri residenti,

dopo la Germania e il Regno Unito, precedendo la Francia e la Spagna.

I dati del Dossier confermano che, avendo spesso maturato una storia di insediamento e radicamento pluridecennale in Italia, i cittadini immigrati costituiscono una parte integrante del tessuto sociale, culturale, produttivo e occupazionale del paese, sebbene, a causa di una lunga e progressiva sovraesposizione politica, mediatica e sociale, essi siano ingiustamente considerati come causa di molti problemi e disfunzioni endemici e strutturali al sistema paese.

Come affermano gli autori, "contribuire a una corretta consapevolezza del panorama migratorio italiano, attraverso una lettura ragionata dei dati e delle dinamiche strutturali del fenomeno, continua a costituire la funzione principale del Dossier Statistico Immigrazione, uno strumento conoscitivo che intende porsi al servizio di una società che, senza paure infondate e chiusure preconcette, resti aperta al futuro e all’incontro con gli altri".

I Dossier in consegna gratuita saranno distribuiti ai partecipanti alla presentazione fino ad esaurimento scorte.

Saluti istituzionali

Dott.ssa Anna Maria Scalera, Assessore ai Servizi Sociali ed Educativi del Comune di Mesagne

Interventi programmati

Prof. Gennaro Avallone, Docente di Sociologia dell'Università di Salerno;

Prof. Antonio Ciniero, Docente di Sociologia delle migrazioni dell'Università del Salento, redazione regionale del Centro Studi e Ricerche IDOS;

Sig. Drissa Kone, Rappresentante della comunità africana a Brindisi;

Avv. Donatella Tanzariello, CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) Puglia

Modera

Dott.ssa Brunilda Tahirllari, Mediatrice culturale del Progetto FARI, Associazione Camera a Sud

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