Banca popolare di Bari: promossi dai risparmiatori nuovi processi civili
Non si fermano le citazioni in giudizio da parte dei risparmiatori che hanno investito il proprio denaro in titoli della Banca Popolare di Bari.
Solo nell’ultima settimana altri 3 risparmiatori hanno promosso processi, dinnanzi al Tribunale Civile di Brindisi, per la ormai tristemente nota vicenda che ha coinvolto l’istituto di credito barese ed altre cause partiranno nei prossimi giorni.
“Purtroppo – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento istituito dalla Confconsumatori e dalla Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – questa è la diretta conseguenza della incomprensibile posizione di chiusura alle istanze dei risparmiatori assunta, ancora in questi giorni, dalla Banca Popolare di Bari.
Sino ad ora, la Banca non ha mostrato alcuna intenzione di addivenire ad accordi transattivi con i consumatori.
Come coordinamento abbiamo cercato in tutti i modi di evitare il contenzioso, promuovendo procedure di mediazione alle quali la Banca non ha aderito e procedure dinnanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, le quali si sono concluse con decisioni che hanno riconosciuto il diritto dei risparmiatori al risarcimento del danno ma alle quali la Banca non ha dato attuazione, nonostante sia stata riscontrata la violazione da parte dell’Istituto di credito degli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza nella prestazione di servizi di investimento”
È ovvio, quindi, che l’unica strada che rimane per i risparmiatori è quella di procedere giudizialmente per la tutela dei propri diritti”.
La posizione di chiusura verso soluzioni bonarie delle controversie appare quantomai incomprensibile anche alla luce delle indagini giudiziarie in corso che procedono a ritmo incalzante.
“La contestazione del reato di falso in prospetto – continua l’avv. Emilio Graziuso – e le ipotesi di presunta truffa ai danni dei risparmiatori sono molto importanti ed avranno una notevole ricaduta anche sui processi civili instaurati e da instaurare nei confronti dell’Istituto di credito.
Tali ipotesi di reato, infatti, qualora accertati, confermerebbe la tesi dell’assoluta inconsapevolezza dei risparmiatori, e non certo per loro responsabilità, al momento dell’acquisto dei titoli, circa la situazione economica, sulla solvibilità e solidità della banca e, di conseguenza, in merito all’affidabilità dei titoli, alla natura ed al rischio degli stessi ed al recupero delle somme investite”.
Dal Coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore fanno sapere che anche l’approvazione da parte del Senato del decreto sulla Banca Popolare di Bari che, quindi, diventerà legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, non comporta un ristoro per i risparmiatori.
“Ben venga – conclude l’avv. Emilio Graziuso – l’approvazione del decreto da parte delle Camere ma questo non basta. Chiediamo l’adozione di misure concrete affinché i risparmiatori rientrino in possesso delle somme investite e questo lo chiediamo sia alle Istituzioni sia agli attuali vertici della Banca, altrimenti, l’unica speranza per i risparmiatori continua ad essere il lavoro svolto dalla magistratura e, quindi, la via giudiziale.
Da parte nostra continueremo ad essere al fianco dei risparmiatori dando battaglia dentro e fuori le aule di Tribunale”
Per informazioni: 347 - 0628721