Coronavirus: la posizione di Confindustria Brindisi sulla chiusura delle attività produttive
In merito all’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri – che prescrive una sospensione delle attività produttive
e una chiusura di tutte quelle attività che non sono ritenute essenziali – ci preme chiarire la posizione di Confindustria Brindisi.
Fermo restando che attendiamo l’ufficializzazione del decreto (che al momento in cui scriviamo non è ancora stata fatta) con senso di responsabilità siamo convinti che la priorità in questo momento sia quella di tutelare la sicurezza e la salute di tutti, lavoratori e cittadini.
Inoltre, riteniamo che mantenere aperte alcune attività essenziali sia fondamentale, non solo per garantire i rifornimenti alla popolazione, ma anche per poter ripartire non appena sarà terminata la situazione di emergenza.
A questo proposito, vogliamo sottolineare che, come Confindustria nazionale, ci siamo attivati per avere dei chiarimenti dal governo circa le attività incluse-escluse dalla lista circolata in queste ore.
Infatti, oltre a diverse integrazioni, abbiamo chiesto al governo di considerare alcuni punti prioritari:
1) una disposizione di carattere generale, che consenta la prosecuzione di attività non espressamente incluse nella lista e che siano, però, funzionali alla continuità di quelle ritenute essenziali;
2) un’analoga disposizione che consenta la prosecuzione di quelle attività che non possono essere interrotte per ragioni tecniche (ad esempio, quelle riguardanti gli impianti a ciclo continuo e a rischio incidente), pena altrimenti un pregiudizio alla funzionalità dei relativi impianti produttivi, nonché la continuità di quelle strategiche per la produzione nazionale;
3) l’esigenza che la prosecuzione di tali attività possa essere garantita mediante il ricorso a una procedura amministrativa molto semplificata, che faccia leva su un’attestazione del richiedente e su meccanismi di controllo ex post da parte delle Autorità competenti;
4) la necessità di far salve tutte quelle attività di natura manutentiva (e le relative produzioni), legate a cicli produttivi e non, finalizzate a mantenere in efficienza macchinari e impianti, in modo da non pregiudicare la capacità degli stessi di poter essere riattivati alla ripresa delle attività; analoga necessità riguarda la prosecuzione delle attività di vigilanza di attività e strutture oggetto del blocco.
Riteniamo indispensabile l’individuazione delle attività essenziali mediante un’applicazione flessibile dei Codici ATECO, che se ben si addice alle attività commerciali, non si presta invece in modo efficace a definire i confini e le caratteristiche delle attività industriali.
Ribadiamo, altresì, l’importanza di garantire alle imprese la reperibilità dei dispositivi di sicurezza DPI in modo da adempiere correttamente alle misure previste.
Un’ulteriore annotazione: nel nostro territorio stiamo aiutando molte aziende, associate e non, che stanno ricorrendo alle misure previste dal decreto “cura Italia”, DPCM del 18 Marzo, misure per il supporto finanziario, fiscale e soprattutto per gli ammortizzatori sociali.
Nei prossimi giorni avremo una fotografia più chiara delle aziende e del numero di lavoratori che avranno fatto ricorso alla Cassa Integrazione ordinaria e al Fondo di Integrazione Sociale (FIS).
Infine, vogliamo sottolineare che in questo momento, riguardo la tenuta del nostro sistema economico, la priorità assoluta deve essere quella di garantire la liquidità delle imprese, anche con un fondo di garanzia più ampio ed agevolmente fruibile di quello attualmente previsto.
Siamo sicuri che uniti riusciremo a passare questo difficile momento, siamo un grande popolo, con un diffuso tessuto imprenditoriale, con una forza lavorativa, creatività e resilienza, che ci rendono unici al mondo.
Viva Brindisi e viva l’Italia!!
Patrick Marcucci
Presidente Confindustria Brindisi