Concluso il viaggio in Puglia della Carovana Internazionale Antimafie. Oltre 22 tappe in 18 città. Cobianchi: “La Puglia, terra di buone pratiche”.
Sono questi i numeri del viaggio nella nostra regione della Carovana Internazionale Antimafie. Un viaggio che si è concluso ieri sera, con la tappa di Minervino Murge e che ha mostrato, nello stesso tempo, le tante problematiche della Puglia ma anche i tentativi di reazione messi in atto sui diversi territori. “In giro per la Puglia – sono le parole del Coordinatore nazionale della Carovana, Alessandro Cobianchi – abbiamo raccolto tante storie di negazione del diritto, di mortificazione dell’umanità. Schiavitù identiche indipendentemente dall’etnia di appartenenza.
Nello stesso tempo, abbiamo potuto toccare con mano che è anche dalle buone pratiche di cittadinanza che passa la lotta ai sistemi criminali. Pensiamo al bene confiscato ‘Dimora dei templari’ di Altamura che, grazie alla collaborazione fra magistratura, antimafia sociale e istituzioni, ha oggi una prospettiva di serio riuso . Pensiamo anche all’esperienza di Casa Sankara e a ciò che stanno costruendo nelle campagne del foggiano”.
E proprio le tappe di Altamura e San Severo, toccate entrambe nel pomeriggio del 30, sono state due occasioni importanti per approfondire tematiche che, da tempo, portano avanti le associazioni organizzatrici del viaggio. I beni confiscati, quali gambe salde su cui far camminare la causa della legalità democratica e la lotta alla tratta degli esseri umani e allo sfruttamento attraverso l’affermazione della giustizia sociale.
Oggi, i furgoni lasceranno la Puglia alla volta dell’Umbria.
Per materiale, foto, informazioni, interviste al coordinatore nazionale
Piero Ferrante
Ufficio stampa Carovana Antimafie
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