Argentieri (Federalberghi): “tante ordinanze possono spiazzare i turisti e non agevolano certo le imprese”
Le differenze normative tra regioni non aiutano la ripresa del turismo
Le imprese del turismo sono in grande difficoltà a causa della pandemia da Covid-19 ed il Governo pensa bene di lasciare libertà di scelta normativa alle Regioni creando una serie di potenziali disagi. “In questo modo, mancando una regolamentazione nazionale, non si fa altro che confondere visitatori e turisti i quali se da una parte sono liberi di circolare dall’altra devono sottostare a decine di normative locali – spiega Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi Brindisi e vicepresidente regionale della stessa associazione di categoria che poi aggiunge – il nostro settore rischia così di pagare un prezzo ancora più salato per questo chiediamo poche regole ma certe e chiare”.
Secondo l’ultimo studio di settore redatto da Federalberghi (uscito il primo giugno) la domanda italiana di turismo che attualmente quasi è azzerata, risulterà compromessa dalle limitazioni agli spostamenti, dalla riduzione della capacità di spesa, dal minor tempo libero a disposizione, tra chi ha consumato le ferie e chi quest’estate lavorerà per recuperare il tempo perduto, la cancellazione di moltissimi eventi, grandi e piccoli, la riduzione della capacità di trasporto dei mezzi pubblici e, più in generale, la necessità di far trascorrere del tempo prima che tutti noi torniamo alle normali abitudini. “Purtroppo dobbiamo prendere atto della diversità di scelte attuative che i vari Governatori hanno deciso di emanare con il rischio che un turista debba sottostare a regole ed autocertificazioni plurime e, ancora peggio, diverse fra loro.
La nostra proposta è quella di aprire le porte al turismo in modo chiaro e semplice. Questo è l’unico modo per far ripartire uno dei settori più importanti dell’economia italiana”, spiega ancora Argentieri. E necessario infine che il sistema dei trasporti (aerei, treni, traghetti, pullman) torni a lavorare a pieno regime. Bisogna riattivare tutte le tratte, riaprire tutti gli aeroporti da subito, utilizzare pienamente la capacità dei mezzi di trasporto, per consentire alle persone di viaggiare.