Azione Cattolica Brindisi: “Coniugare il lavoro e un Ambiente più salubre è possibile”.
A distanza di quattro mesi dal comunicato stampa della Presidenza Diocesana dell’ Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni, a valle del consiglio monotematico del Comune di Brindisi sull’energia tenutosi il 17/03/2014, come Presidenti e Responsabili dei settori adulti e giovani di Azione Cattolica della vicaria di Brindisi e, prima ancora, come cittadini che in prima persona patiscono le conseguenze di un insufficiente controllo sui nocivi effetti della produzione industriale locale da parte degli organismi preposti, sentiamo la necessità e il dovere morale di pronunciarci, ancora una volta, sulla questione ambientale, piaga persistente che continua a gravare sul nostro territorio.
I nostri esponenti politici pare abbiano a cuore l’economia locale tanto da essere sul punto di concedere alla “ A2A-Edipower” di bruciare rifiuti (“ecoergite”) nella centrale “ex Br. Nord”: questo per salvaguardare i livelli occupazionali.
Tale volontà rivela però una scarsa, per non dire assente, attenzione agli altri veleni che verranno immessi in atmosfera, accelerando ulteriormente l’avanzato degrado ambientale.
Se i nostri amministratori non concederanno alla A2A-Edipower la possibilità di bruciare rifiuti, ci sarà il solito ricatto occupazionale, quello che i cinquantenni e i sessantenni brindisini conoscono bene !!!
La storia purtroppo si ripete: la nostra politica locale, con i soliti eletti, continua a scegliere la morte in cambio del pane. E’ soprattutto a causa di quest’ultima scelleratezza che, come Azione Cattolica della vicaria di Brindisi, aderiamo al documento stilato dal comitato “EMERGENZA EDIPOWER” in data 31/05/2014 controfirmato da varie associazioni locali; in questo modo anche noi vogliamo opporci ad un uso irrispettoso e violento del territorio nel quale come cittadini viviamo.
Ai nostri politici chiediamo: è possibile un diverso sviluppo economico per il nostro territorio che non sia la morte in cambio del pane?
La nostra terra non può continuare ad essere terra di conquista per gli avventurieri che riempiono le tasche e i conti correnti dei pochi, per impoverire e avvelenare i molti.
Anche per questo ribadiamo il nostro dissenso nei confronti una politica industriale che emette veleno, seminando la morte piuttosto che il grano.
Non siamo con questa posizione a favore della chiusura delle aziende, però allo stesso tempo chiediamo che i controlli sulle immissioni ed emissioni vengano eseguiti da strutture di controllo che non siano gestite e/o collegate a chi deve essere controllato.
A ragione di questo ultimo principio ribadiamo quanto riportato nel comunicato stampa di Azione Cattolica diocesano, menzionato all’inizio del presente documento, nelle cui conclusioni si leggeva: “Non si legga competizione tra diritto alla salute e diritto al lavoro, assolutamente conciliabili se solo si invertisse la tendenza culturale, sociale, istituzionale. La garanzia di tutela dei due diritti naturali e costituzionali richiede interventi coraggiosi, decisivi e tempestivi, in cui si possa attuare un equilibrio nella politica dello sviluppo economico che sia capace di contemperare le esigenze – che sono anche urgenze – sociali di occupazione, di lavoro dignitoso, in cui non si tenga lo sguardo miope sulle generazioni presenti, che intanto continuano ad essere decimate, ma si sappia costruire un futuro possibile e dignitoso per le future”…
COMUNICATO STAMPA AZIONE CATTOLICA – VICARIA DI BRINDISI