NDOTO YA SAMIRA / Il sogno di Samira e l’eccezionalità dell’ordinarietà
Lunedì 8 marzo tra le ore 20:30 alle ore 21:30, sulle pagine istituzionali Facebook del Comune di Mesagne
“Commissione pari opportunità politiche di genere e diritti civili Mesagne” e “Comune di Mesagne – Io non mi spengo”, sarà possibile collegarsi al link che l’amministrazione fornirà per permettere a tutti la visione gratuita del film documentario “Ndoto ya Samira”/”Il sogno di Samira” (Ita/Irlanda/Svizzera/anno 2020, durata 90 min.) di Nino Tropiano, regista e produttore del film di origini pugliesi ma che da molti anni vive e lavora tra Roma e Dublino.
La pellicola ambientata a Zanzibar racconta un percorso di emancipazione e di riscatto femminile sulla spinta di donne come Samira che vogliono scardinare quel meccanismo in cui la donna spesso è costretta a scegliere tra famiglia e lavoro.
Per usare le parole del regista “Il Sogno di Samira sarà spunto per la sensibilizzazione su argomenti moderni, ma ancora da esplorare, da realizzare e da accettare. Un film in cui sembra non accadere nulla, ma in cui in realtà tantissimo accade”.
Un film coraggioso e positivo che è stato proiettato già in numerosi Festival in tutto il mondo, da Zanzibar, all’Italia, fino a Los Angeles e New York e che verrà presentato in occasione dell’8 marzo, sempre sulle pagine istituzionali Facebook del Comune di Mesagne, alle ore 19:00 in una video-intervista che precede la visione del film, alla presenza del consulente alle pari opportunità Antonio Calabrese, da Anna Rita Pinto, presidente della Commissione pari opportunità politiche di genere e diritti civili Mesagne e del regista Nino Tropiano.
“L’8 marzo è e deve essere il ricordo positivo delle conquiste sociali, economiche e politiche - specifica Anna Rita Pinto, presidente della Commissione pari opportunità che ha organizzato l’iniziativa - ma senza dimenticare le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo.”
Argomenti di estrema attualità e rilevanza che vale la pena trattare affinché la “Festa delle Donne”, giornata colorata dal vivace giallo delle mimose in fiore, non seppellisca il vero senso di una ricorrenza che ha ben altre sfumature e accenti.