Iniziativa della "Ass. G. Di Vittorio" giovedì 26 agosto presso il Salento Fun Park.
Che succede quando si incontrano dopo molti anni un grande fotografo e un raffinato filosofo? Lo sapremo partecipando alla serata che si svolgerà
giovedì 26 agosto alle ore 19 presso il Salento Fun Park di via Udine a Mesagne, organizzata dall’Associazione “Amici della Di Vittorio”.
I due interlocutori saranno infatti Pio Tarantini, autorevolissimo esponente della fotografia contemporanea italiana, milanese ma con solide radici nel Salento e nella natia Torchiarolo, direttore della rivista FC Fotografia E[È] Cultura e Francesco Fistetti, docente emerito di Storia della filosofia e delle filosofie contemporanee all’Università di Bari, oritano, editorialista del Nuovo Quotidiano di Puglia e autore di un recente volume “Il Novecento nello specchio delle filosofie – Linguaggi, immagini del mondo, paradigmi” – Ed. Utet
Fotografia e filosofia sono entrambe animate da un forte spirito di curiosità e senso di meraviglia rispetto al reale, verso il quale sono protesi per cogliere l’essenziale delle forme visibili e per rivelare l’invisibile, attraverso un processo di astrazione molto simile che porta alla produzione dell’immagine e dell’idea. Linguaggio e fotografia sono strumenti di espressione, di comunicazione, di conoscenza, e in tale varietà di funzioni gli scopi per cui vengono usati sono molteplici.
Il tema della serata sarà infatti “Il pensiero trasversale tra fotografia e scrittura” e lo spunto è fornito dall’altrettanto recente volume di Pio Tarantini intitolato “Buona Domenica#. Appunti di un fotografo, perplesso, nel gran circo del mondo” edito per i tipi della Oberon Media. Si tratta di un libro che raccoglie gli scritti pubblicati su Facebook negli ultimi due anni nella rubrica Buona Domenica, un appuntamento settimanale molto seguito, in cui Pio Tarantini partendo dagli eventi del nostro Paese e del mondo ‒ dalle micro storie della quotidianità e della cultura ai grandi eventi nazionali e internazionali ‒ cerca di superare il taglio di indignazione che nasce spontaneo, per cercare di capire un po’ di più intorno al caos e al vuoto intellettuale e morale che pare sopraffarci, non disdegnando possibili vie d’uscita e di speranza. Testi ricchi di spunti di riflessione, metafore, suggestioni, richiami che delineano una robusta capacità descrittiva sostenuta da notevole ispirazione, accompagnati da fotografie d’autore.
g.g.