Taurino (ConfImpreseitalia): “Basta prendere in giro gli investitori, così li perdiamo. Dalle Pedagne a Cerano il porto green più grande d’Italia”
BRINDISI – Quella dell’altro giorno, al tavolo sulla crisi del polo energetico, è stata una bella chiacchierata,
ma forse dovremmo iniziare a dirci le cose come stanno e ad agire in conseguenza della gravità del momento. Per questo, nel mio intervento, ho richiamato il sindaco Rossi ad un senso di responsabilità. A distanza di anni, in tv e sui giornali si parla ancora del caso del rigassificatore di Brindisi come esempio di irresponsabilità della comunità e della classe politica. Quello scotto ce lo portiamo ancora addosso e forse anche per questo i nuovi rigassificatori saranno realizzati a Gioia Tauro, a Porto Empedocle e chissà dove altro ma non a Brindisi. Onde evitare di peggiorare ulteriormente l’immagine della città, ho spiegato al sindaco che la parola data ad un’azienda che vuole investire sul territorio deve essere rispettata. Non si può dire di sì ad Edison nel 2018 eccependo solo rilievi di carattere paesaggistico e poi successivamente chiedere il cambio della location, perché in questi anni sono state spese ingenti risorse per la progettazione e per attività a supporto dell’investimento. Bisogna avere rispetto per gli investitori perché altrimenti le altre multinazionali, sapendo che a Brindisi troveranno prese in giro e problemi con le autorizzazioni e con i ricorsi, non si affacceranno mai più. Non vorremmo che dopo il caso British Gas e il grave episodio del blocco dell’impianto di Versalis, tra qualche anno si parlerà ancora negativamente di Brindisi per essersi opposti a un deposito di gnl in piena sintonia con le politiche di transizione ecologica e mobilità sostenibile stabilite a Bruxelles.
E proprio sul solco di una transizione sostenibile e giusta, che miri a non impoverire la città, ho proposto di valutare se sia possibile intercettare finanziamenti per realizzare dalle Pedagne a Cerano il porto green più grande d’Italia, dove installare un rigassificatore (magari anche offshore) e dove produrre energia da fotovoltaico ed eolico offshore, guardando con interesse all’economia legata al tema dell’idrogeno. Per fare questo, è necessario sollecitare la Regione affinché rediga il piano energetico regionale e vi inserisca il nuovo polo energetico di Cerano.
Paolo Taurino
Presidente ConfimpreseItalia Brindisi