Aeronautico, il direttore di Confindustria Angelo Guarini, insoddisfatto della risposta del viceministro

BRINDISI – Più che di “parziale soddisfazione” parlerei di “insoddisfazione”.

La risposta del Viceministro è impostata più su logiche reattive (quando scoppia una crisi aziendale siamo pronti ad intervenire) che su logiche proattive (elaboriamo un Piano di settore) necessarie soprattutto per le Pmi. Anche il richiamo alla L. 808/1985 -riferibile alle grandi imprese, che da sempre ne utilizzano i fondi- svela che il rischio di sopravvivenza di tante piccole imprese non viene tenuto presente.

Per la cronaca, mi risulta che la stessa legge 808, appena citata, ha avuto un blocco operativo da ottobre 2019 per ritardo nella costituzione del Comitato valutatore. Erano in attesa di finanziamento ben 35 progetti presentati da 30 aziende per un valore complessivo di circa 380 milioni di euro e solo ora finalmente si sta procedendo alla valutazione dei progetti per ammetterli a finanziamento. Quindi, un ritardo di circa due anni!

Sono più che mai convinto che il MISE deve promuovere -con la partecipazione di Regioni ed organizzazioni imprenditoriali e sindacali- un Piano Nazionale del settore delle aerostrutture civili, intese sia come costruzione di strutture, motoristica e manutenzioni. Ciò con particolare riferimento a specifiche misure di politica industriale a favore delle piccole e medie imprese. L’alternativa è la desertificazione, la perdita di un patrimonio di imprenditorialità e di professionalità.

Angelo Guarini, direttore Confindustria Brindisi

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