Opere pubbliche a rischio in Puglia, Contessa (Ance): “intervenga Emiliano con la concretezza che gli appartiene”

La Puglia, più di altre regioni, rischia il blocco totale delle opere pubbliche,

il “listino regionale” continua ad essere obsoleto ed inadeguato dal punto di vista normativo, descrittivo ed economico. Quindi è evidente che i progetti redatti non hanno l’equilibrio contrattuale previsto dalla legge, come ribadito più volte dal Presidente ANAC Giuseppe Busia ed in particolare il 22 aprile 2022 in seguito all’ordinanza di sospensiva del TAR Lazio della gara per il primo lotto del nuovo porto commerciale di Fiumicino:

“il prezzo a base di gara non può prescindere da una verifica puntuale della congruità rispetto a costi e prestazioni. La guerra in Ucraina e l’aggravarsi della situazione internazionale rendono ancora più drammatico l’aumento dei prezzi delle materie prime, già impennatosi precedentemente. Serve un urgente intervento normativo per la revisione dei prezzi negli appalti così da far fronte agli esorbitanti incrementi delle materie prime”!

L’ANCE con la sua struttura organizzativa – nazionale, regionale e territoriale – sta cercando, con forza, di dare il suo contributo per far percepire la reale problematica e per individuare con le Istituzioni le soluzioni più utili al paese.

A tale scopo è in corso una campagna comunicativa con richiesta di “dialogo collaborativo” da parte di ANCE alle varie stazioni appaltanti per segnalare e/o evidenziare che i progetti a base di gara non rispettano la legge poiché non hanno equilibrio contrattuale ed i relativi bandi e capitolati non riportano quanto previsto nei vari decreti legge emanati dal governo e convertiti dal Parlamento poi, al fine di creare le migliori condizioni attuative perché i contratti in corso e tutte le opere previste dal PNRR possano realizzarsi nei tempi previsti.

Purtroppo le risposte “piccate e/o difensive” dei dirigenti e dei Rup, o peggio ancora le non risposte di alcuni, non creano le condizioni per affrontare e risolvere uniti il problema, ed in alcuni casi si è costretti a rivolgersi al TAR per bloccare i bandi.

Continueremo a cercare il dialogo, a suggerire soluzioni, ma non rimarremo inermi di fronte al “blocco delle opere pubbliche” con conseguente crisi occupazionale, fallimento delle nostre imprese e del sistema paese!

Vogliamo, anzi dobbiamo, tutti insieme lavorare nella stessa direzione del “bene comune”, bisogna dire basta alle “litanie burocratiche” degli apparati (a volte incolpevoli) che con i loro “usi e consuetudini locali” o per/pur di rispettare la legge, stanno portando ad una sorta di “omicidio di massa” delle Opere Pubbliche.

La politica regionale prenda atto della grave crisi post-pandemica e per la guerra Russia-Ucraina che ci vede direttamente coinvolti, dia urgentemente il necessario indirizzo attraverso il supporto legislativo e regolamentare, per poter affrontare il momento che stiamo attraversando. L’apparato burocratico regionale e delle varie stazioni appaltanti (ASL, Provincie, Comuni, ecc…) non può affrontare con procedure normali, che già non funzionavano, il momento “eccezionale-imprevisto-imprevedibile” che stiamo vivendo, necessita di un cambio di passo coraggioso.

La giunta regionale, senza indugio, approvi un “listino aggiornato” che sia di aiuto in questa fase transitoria, nelle more della pubblicazione delle linee guida che consentiranno l’elaborazione del listino definitivo, magari utilizzando il “listino DEI” che il governo ha già indicato come prezziario di riferimento per i bonus edilizi e quindi ormai ben conosciuto dai progettisti, inserisca e chiarisca nella delibera di approvazione che il “listino aggiornato” è suscettibile di ulteriore revisione prezzi del 20%, che i RUP devono bloccare ed aggiornare tutti i bandi in corso non in linea (tutti?) e dare disposizioni perentorie ai progettisti di adeguamento dei progetti con i relativi capitolati e quadri economici ed ovviamente “Validare nuovamente i progetti” che devono avere l’equilibrio contrattuale richiesto sia dalla legge che dal “buon senso”.

Utilizziamo il periodo di luglio ed agosto, dove notoriamente tutto si ferma, per adeguare progetti e bandi, magari salteremo le ferie ma avremo servito e fatto del bene al Paese.

La “politica”, però, deve avere il coraggio di fare scelte, anche dolorose, poiché vanno rimodulati gli investimenti; meglio dire di no a qualche Sindaco, fare qualche chilometro di strada in meno, costruire una scuola in meno, magari razionalizzando gli istituti esistenti, ma così avrà bloccato la “tempesta perfetta” che è ormai alle nostre porte ed invece avrà creato le condizioni per portare a collaudo, rendicontazione e fruizione dei cittadini, le Opere Pubbliche programmate!

Noi di ANCE siamo pronti a fare la nostra parte nei modi e nei tempi che ci sarà richiesto!

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

Componente Consiglio Generale ANCE Puglia

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