Mille storie da Korogocho: a volte pensi che il sole e la luna non esistono più!

Jambo piono giordan!

Sono a Nairobi da qualche giorno,ma mi sembra di essere in Italia , tanto simile al nostro è il clima che ho trovato qui.
Piove molto e il cielo è quasi... sempre grigio, il sole sembra essere scomparso e la luna di notte non si vede più.
Ho preso in affitto una stanza a 100 metri dalla discarica di Korogocho in un posto chiamato “Luky Summer” ,già..come ad augurarsi almeno un estate bella e fortunata , qui a due passi dalla più grande discarica di Nairobi.
Ero ancora alle prese con le mie valigie e con in mano un quadernetto per appuntare le tante cose da fare in modo da rendere proficuo il mio tempo , quando ad un certo punto sento bussare quasi timidamente alla porta e dallo spazio a vetri lasciato nella parte superiore di questa intravedo subito il volto di alcuni bimbetti e ragazzi di korogocho che conosco molto bene; Lucy, Mohamed, Ester,Calvin.
Dopo gli abbracci lunghissimi così necessari per ascoltarsi , per ascoltare un momento le nostre anime , e a seguire poi i nostri sguardi così profondi che provano a raccontare ogni cosa e colmare in qualche modo il tempo della nostra lontananza.

Mohamed e Lucy trovano però il coraggio per rompere il silenzio con una domanda : Anto, perchè non sei a casa nostra ,perchè non abbiamo più la nostra casa ?
Forse a voi,così distanti da qui , non avrebbe fatto senso questa domanda avreste trovato subito una risposta ,ma io ho fatto una fatica tremenda a ricacciare indietro le lacrime ,”casa nostra “ o casa Kwetu come dicono loro ,un po' italiano un po' swaili,purtroppo non esiste più , la nostra piccola casa presa in affitto per ospitare i bambini e i ragazzi ,molti di loro orfani o con situazioni familiari così tremende e così lontane dalla nostra pur fervida immaginazione , non c'è più ,non c'è più quel posto chiamato casa nostra ,così rassicurante dove c'era sempre qualcosa da mangiare , dove c'era sempre qualcuno pronto ad ascoltarti , dove si poteva dormire tranquilli senza la paura del buio , quel buio purtroppo così insidioso dello slum. Quella casa non possiamo più permettercela ....
Per un momento mi sono persa nei miei pensieri subito però riportata alla realtà dalla mano di Calvin,un ragazzo orfano che sosteniamo e che è rientrato dal collegio appena qualche giorno fa ,ma non sa dove andare , lui mi ha stretto forte la mano e gurdandomi negli occhi ormai colmi di lacrime continuava a ripetermi : Anto ti prego, andiamo a casa nostra !! Mi sono sentita disperata per un attimo avrei voluto avere la possibilita economica di comprare due stanze , sembrava ripetersi per me l'incubo della mia infanzia ….. senza casa!!!
Ho pensato in quel momento a quanta gente potrebbe ,se solo volesse , continuare a far esistere “ per questi bambini un posto chiamato "casa nostra“ forse insieme possiamo farcela !!!  
io mi sento così piccola e vi confesso .. guardo spesso il cielo ,
adesso è vero ci sono le nuvole , ma so che il sole e la luna ci sono sempre!!!
Aiutateci a riaprire “casa nostra”
Buona Vita a tutti
Lucy,Mohamed,Ester,Calvin ,Emanuel ….....e Anto

 

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