Don Lorenzo Milani a cento anni dalla nascita.
Continua, presso la Di Vittorio di Mesagne, la rassegna I VENERDÌ DEI CLASSICI
a cento anni dalla nascita. Dopo Rocco Scotellaro lo scorso 6 ottobre, tocca a Don Lorenzo Milani essere ricordato VENERDÌ 20 OTTOBRE 2023 Alle ore 18,30 presso il Salone della DiVittorio in via Castello 20 a Mesagne.
Lorenzo Milani (Firenze 1923-1967), fu prete, insegnante, scrittore ed educatore.
Nel 1947 fu ordinato prete e a San Donato di Calenzano (FI) e qui fondò una scuola popolare serale per i giovani operai e contadini della sua parrocchia.
Nel 1954, a causa di contrasti con la Curia di Firenze, fu nominato priore di Barbiana, una piccola parrocchia di montagna, dove cominciò a radunare i giovani del posto in canonica con una scuola popolare. Successivamente organizzò per i ragazzi che avevano concluso le elementari una scuola di avviamento industriale .
Nel 1965 scrisse una lettera in difesa dell’obiezione di coscienza ad un gruppo di cappellani militari toscani, che in un loro comunicato avevano definito l’obiezione di coscienza “estranea al Comandamento cristiano dell’amore e espressione di viltà”.
La lettera fu incriminata e don Lorenzo rinviato a giudizio per apologia di reato. Al processo non poté essere presente a causa di una grave malattia che lo portò, sette anni dopo, alla morte. Inviò allora ai giudici un’autodifesa scritta. Il processo in prima istanza si concluse con l’assoluzione, ma su ricorso del pubblico ministero e dopo la morte di don Milani, la Corte d’Appello modificò la sentenza di primo grado e condannò lo scritto.
Una delle opere più conosciute è Lettera a una professoressa, scritta insieme ai ragazzi della scuola di Barbiana con il metodo della scrittura collettiva, in cui si denunciava il metodo didattico che favoriva l’istruzione delle classi più ricche, lasciando la piaga dell’analfabetismo in gran parte del Paese. Ed infatti diceva: “Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”
Pubblicata dopo la sua morte, l’opera Lettera ad una professoressa è diventata uno dei moniti del movimento studentesco del ’68.
Dei vari aspetti della vita di don Lorenzo Milani parleranno:
ALFREDO PASSANTE che parlerà de “Il doposcuola popolare di contrada Furchi a San Vito dei Normanni” nato nel 1973 sull’onda dell’esperienza di Barbiana e dell’esempio di don Lorenzo Milani. Uno dei principali animatori di questo progetto fu l’indimenticabile Lorenzo Caiolo.
GIANCARLO CANUTO che affronterà gli aspetti più caratterizzanti di don Milani “LA NON VIOLENZA E LA DIFESA DEGLI ULTIMI”
Introdurrà e modererà la serata NORMA DE FRANCESCO, vice presidente dell’Associane Di Vittorio
È un’iniziativa dell’associazione Amici della DiVittorio e della biblioteca Portulano
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