Isbem: Racconti, società, salute con Mariano Longo.

Racconti, Società, Salute, tra scienza, letteratura, storie e narrazioni quotidiane.

Prof. Mariano LONGO, Professore di Sociologia nell’Università del Salento - Lecce e Brindisi

Per alcune impostazioni sociologiche, la società contemporanea deve essere considerata, ormai, quasi interamente strutturata sulla comunicazione : cioè, la società racconta se stessa. A partire da questa idea, il Prof. MARIANO LONGO illustrerà l’importanza del “racconto” non solo come testimonianza dell’essere e della società che lo ha generato ma anche come una nuova fra le “nuove” possibili risorse delle scienze sociali.

L’uomo intrinsecamente nasce con la volontà di narrare se stesso, di narrare la sua vicenda esistenziale. La questione però non è tanto quella, di cui si sono occupati gli psicologi, secondo cui l'uomo nasce con la volontà di narrare se stesso, raccontando il suo percorso esistenziale. Piuttosto, senza racconto, non esisterebbe società. È a partire da questo assunto che il “racconto” - inteso come una particolare forma di costruzione della realtà - assume un ruolo assai rilevante per comprendere il mondo intorno a noi, il mondo in cui viviamo, con le sue problematiche e i suoi mutamenti. La stessa storia della letteratura mondiale è testimone di questa volontà che potremmo definire necessità. Una necessità che rende la narrazione, in tutte le sue forme, non solo un eccezionale strumento di costruzione sociale ma anche un prodigioso strumento di controllo: “Raccontare storie, e raccontarle bene, implica la possibilità di strutturare, a proprio vantaggio, relazioni di dominio”. La narrazione ha peraltro una dimensione diagnostica e curativa. Il rapporto del sociologo con i racconti è allora simile a quello del medico o dello psicologo: come il medico scorge nel racconto della malattia in prima persona i sintomi di una patologia di un certo tipo, così il sociologo utilizza i racconti per capire qualcosa della società che li ha prodotti. 

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Breve curriculum vitae di MARIANO LONGO

 

 

Professore associato di Sociologia generale nell’Università del Salento, è autore di 5 monografie e oltre 30 saggi su riviste scientifiche di settore. Da settembre del 2006 è Presidente del Consiglio didattico di sociologia della Facoltà di scienze sociali, politiche e del territorio.

Dal 14-06-2007 al 15-08-2007 è Visiting Researcher nel Max Planck Institut fuer Gesellschafsforschung a Colonia (Germania) sul tema Flexibility and Biographie in the Late Modernity i cui risultati sono pubblicati su Periferie flessibili. Lavoro, flessibilità e precarietà nel Salento, Pensa, Lecce, 2007.

Nel 2010 (luglio e Agosto) è Visiting Researcher presso l'Università di Lucerna

Negli anni 2007-2008 ha svolto attività di Direzione e coordinamento del progetto di ricerca “Giovani a rischio di esclusione, anziani, disabili: una ricognizione dei bisogni e delle risposte dei servizi nell’ambito territoriale del Distretto socio-sanitario di Martano”  nell’ambito del POR Puglia 2000-2006 – Mis. 3.2 – Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti”, Azione c – “Accompagnamento”. Il progetto ha mappato i servizi socio-sanitari del comune di Martano, ha analizzato i bisogni ed ha valutato complessivamente il sistema dei servizi. Per i risultati: www.ambitodimartano.it 

Nel 2007 ha coordinato il Progetto PIT-in rete sullo sviluppo locale in Provincia di Brindisi finanziato su fondi POR Puglia 2000-2006 – Completamento di Programmazione Misura 6.4 “Risorse umane e società dell’informazione” Azione a) “Formazione specifica per la P.A.”, Avviso 11/2006. La ricerca è consistita in un’analisi della letteratura sul tema dello sviluppo locale, su cui si sono innestate le attività empiriche, consistenti nella somministrazione di interviste qualitative a operatori economici, amministratori pubblici, politici. Inoltre, si è analizzata la rilevanza della progettazione per lo sviluppo del territorio.      

Nel 2008 ha assunto il coordinamento complessivo della ricerca del Progetto SINTESIS – Sistema Integrato Territoriale per la Sicurezza e l’Inclusione sociale finanziato su fondi POR Puglia 2000/2006, FSE, Asse VI – Reti e nodi dei servizio, Misura 6.5 “iniziative per la legalità e la sicurezza” azione b). Convenzione tra Comune di Lecce – Ufficio Unico PIT n. 8 e Università del Salento. La ricerca è consistita in un’analisi di alcuni indicatori relativi a fenomeni di marginalità e criminalità e in un’analisi qualitativa delle diverse forma di rappresentazione del crimine, della devianza, della prevenzione, della sicurezza  e del recupero da parte di operatori sociali, forze dell’ordine, politici, rappresentanti del mondo associativo. I risultati della ricerca sono in un libro da lui curato: Politiche dell’inclusione, politiche della sicurezza, Pensa Multimedia, Lecce 2008.

Negli anni 2009-2010 ha coordinato 4 gruppi di ricerca, finanziati dalla Provincia di Lecce, nell’ambito dell'implementazione degli Osservatori Provinciali per le Politiche Sociali. Le linee di ricerca riguardano: vecchie e nuove povertà, le famiglie numerose, le famiglie di nuova costituzione, gli anziani e i centri anziani. I risultati delle linee di ricerca - affidate rispettivamente ai proff. Guglielmo Forges D'Avanzati, Maria Mancarella, Luigi Spedicato, Luigi Za – sono apparsi in un report consegnato alla Provincia di Lecce, Assessorato per le politiche sociali.

Nel 2012 ha svolto ricerche sulle politiche socio-sanitarie per i pazienti con Alzheimer e demenze senili al fine di analizzare l'offerta di servizi e i bisogni dei care-givers nell’ASL Brindisi, attraverso l'utilizzo di varie tecniche: questionari, interviste a testimoni privilegiati, interviste qualitative a familiari.

 

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